La guardia presidenziale ha aggredito la figlia e il figlio di Marwan al-Barghouthi.

La Guardia presidenziale, ieri sera, a Ramallah, ha aggredito la figlia e il figlio del detenuto Marwan Al-Barghouthi.

Rafiq al-Husaini, capo della Corte presidenziale palestinese, ha promesso alla famiglia Barghouthi di indagare ufficialmente sull’aggressione.

Testimoni oculari hanno raccontato che l’auto di Ruba, la figlia di Marwan, che stava facendo ritorno dall’università di Birzeit, è stata fermata dalle Guardie presidenziali.

La pattuglia ha perquisito la vettura, frugando tra le audiocassette, nonostante la ragazza avesse mostrato documenti e carta di identità, facendosi riconoscere. A seguito delle proteste, le guardie le hanno chiesto di seguirle alla Muqata’a, il plesso presidenziale, ma lei si è rifiutata, telefonando, nel frattempo, alla madre.
Sul posto sono giunti il fratello, Qassam, lo zio e un cugino. Il fratello ha chiesto di poter rimanere al posto di sua sorella permettendole di tornare a casa, ma loro hanno rifiutato. L’ufficiale lo ha aggredito e altri hanno puntato le armi contro la testa dello zio e del cugino.

Nel frattempo sono arrivati altri rinforzi dalla Muqata’a – circa sei volanti – e hanno circondato il gruppo iniziando a picchiare Qassam e alcuni passanti che tentavano di intervenire. Decine di giovani si sono presto radunati intorno a Qassam chiedendo all’Anp di svolgere indagini sull’episodio di violenza da parte delle Guardie.

Il ministro per gli affari dei detenuti, Ashraf al-Ajrami, ha promesso di aprire un’inchiesta sull’accaduto.

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