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InfoPal. Attrici, cantanti sono bersagli di attacchi e “punizioni” nella carriera a seguito della loro presa di posizione pro-Palestina. Hollywood, roccaforte della Israeli Lobby, è scatenatissima contro gli artisti che denunciano i crimini di guerra israeliani.
L’attrice statunitense Susan Sarandon è stata dimessa come cliente dall’agenzia di talenti hollywoodiana UTA a causa delle sue recenti dichiarazioni pro-palestinesi.
L’attrice vincitrice di un Oscar ha partecipato a diverse manifestazioni a sostegno della Palestina, condannando i crimini di guerra di Israele contro i palestinesi nella Gaza assediata e chiedendo un cessate il fuoco.
Durante la manifestazione, Sarandon ha affermato che essere critici nei confronti di Israele non dovrebbe essere considerato antisemita. “È successo un fatto terribile: l’antisemitismo è stato confuso con il parlare contro Israele”, ha detto la Sarandon. “Io sono contro l’antisemitismo. Sono contro l’islamofobia”.
Spyglass Media Group ha ritirato Melissa Barrera dal cast della serie horror “Scream” dopo che aveva postato su Instagram un messaggio sugli attacchi di Israele a Gaza. Barrera ha scritto che Gaza è “trattata come un campo di concentramento. Mettendo tutti insieme, senza dove andare, senza elettricità, senza acqua… Le persone non hanno imparato nulla dalle nostre storie. E proprio come le nostre storie, le persone stanno ancora osservando in silenzio tutto ciò accadere. QUESTO È GENOCIDIO E PULIZIA ETNICA”.
Jenna Ortega pare che abbia chiesto la rescissione del suo contratto con il franchise di “Scream”, in seguito al licenziamento di Melissa Barrera.
“A Hollywood, ogni persona che ha parlato online della pulizia etnica del popolo palestinese ha subito delle conseguenze”, ha rivelato Rowan Blanchard nelle sue storie su Instagram.
(Fonti: MEMO, Quds News).