MEMO. In una rara mossa, la Joint List araba, domenica ha raccomandato Benny Gantz, capo del Blue White, come nuovo primo ministro israeliano, secondo quanto riportato da media locali.
Commentando la raccomandazione, il capo del partito Yisrael Beiteinu, Avigdor Lieberman, ha dichiarato: “La Joint List è un nemico”.
Nel frattempo, il capo del Likud e primo ministro in carica Benjamin Netanyahu ha condannato la mossa e ha detto che la cosa di cui aveva avvertito è appena accaduta.
Secondo i rapporti, l’offerta della Joint List è in linea con la promessa elettorale di “porre fine a Netanyahu e al suo governo, che diffondono odio” contro i cittadini arabi di Israele.
I parlamentari arabi avevano fissato le condizioni prima di accordarsi per raccomandare Gantz, ha riferito a Haaretz una fonte del partito.
Il congelamento delle demolizioni delle case nelle cittadine arabe in Israele era una delle condizioni, mentre la creazione di una squadra per studiare la questione dei villaggi non riconosciuti e la spinta per un’azione del governo per combattere il crimine nelle comunità arabe israeliane erano le altre.
Tra le condizioni della Joint List c’erano l’abolizione della legge dello Stato-nazione, l’avvio di un processo di pace con l’autorità palestinese e la cancellazione di una legge che intensifica le sanzioni per le violazioni nell’edilizia.
Le fonti hanno affermato che tali condizioni sono state discusse con il partito Blue and White (Kahol Lavan), ma non hanno spiegato se fossero state accettate completamente o parzialmente.
In una dichiarazione inviata a MEMO, la Joint List ha affermato che la sua mossa per raccomandare Gantz non dovrebbe essere vista come il partito che “sostiene il prossimo governo”, aggiungendo che sta cercando di diventare “un giocatore attivo ed efficace nell’arena politica”.
Balad, una delle parti che compongono la Joint List e che ha tre parlamentari eletti, ha rifiutato di raccomandare Gantz e non ha partecipato alla riunione con il presidente israeliano Reuven Rivlin, domenica sera.
Il loro ritiro dalla Joint List lascia a Gantz solo 54 seggi, uno in meno di quello che Netanyahu detiene attualmente con il sostegno dei partiti di destra.