La menzogna mainstream del Captagon, la “droga dei miliziani di Hamas”

Compresse di Captagon – credit Al-Arabiya

InfoPal. Di Lorenzo Poli. Il mainstream occidentale, non contento dell’incessante propaganda bellica generale, ritorna su un tema vergognoso per indurre ancora di più il disgusto verso l’opinione pubblica occidentale.

Il quotidiano Avvenire – quello passato alla ribalta per essersi rigenerato negli ultimi due anni come giornale contro la guerra – nella sua Redazione Esteri, ha dato adito all’ennesima menzogna di guerra secondo cui i combattenti delle Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, per combattere assumono pasticche di una particolare droga chiamata “Captagon”.

L’articolo di Avvenire – citando la televisione israeliana Canale 12 e il giornalista Nir Dvori che ha dato la notizia rifacendosi a “fonti militari” – scrive: “Una parte dei commando di Hamas che il 7 ottobre si è macchiato di efferatezze contro i civili israeliani a ridosso della Striscia di Gaza era sotto effetto di una droga sintetica nota come Captagon”.

Secondo Avvenire, citando Nir Dvori: “Tracce di Captagon, ha precisato, sono state rilevate fra i terroristi fatti prigionieri. Pillole di quel narcotico erano ancora nelle tasche di membri di Hamas rimasti sul terreno dopo i combattimenti”.

Il Captagon è un’anfetamina originariamente usata per curare il deficit di attenzione e la narcolessia. Si è assistito al boom di consumo tra i giovani delle petro-monarchie del Golfo, con 250 milioni di pillole sequestrate solo nel 2021: 18 volte più di 4 anni fa. La pasticca costa poche decine di euro ma una sola, «basta per ballare tutto il fine settimana», come raccontava al quotidiano statunitense New York Times un partecipante a un rave clandestino organizzato a Riad. Si tratta di una droga prodotta in Libano e Siria, nota anche come ‘la cocaina dei poveri’ che in passato è stata usata da Al-Qaeda e Daesh.

Le autorità saudite hanno sempre accusato il Libano – e in maniera implicita il movimento di resistenza Hezbollah – di fungere da punto di transito alle esportazioni illegali e da tempo hanno sospeso le importazioni di frutta e verdura provenienti dal Libano in seguito al sequestro di oltre 5 milioni di pillole dissimulate all’interno di melograni.

C’è un piccolo dettaglio: da quando si è diffusa la notizia che questa droga veniva consumata dai terroristi del Daesh, ora i giornalisti occidentali ne attribuiscono l’uso anche alla Resistenza palestinese, con l’intento, ovvio di screditarla e delegittimarla. Hanno, infatti, copiato gli articoli che sono usciti anni fa sul Daesh, su al-Qaeda e altre formazioni terroriste che parlavano dell’uso del Captagon, per poi affermare che anche i soldati russi in Ucraina ne avrebbero fatto uso. Ora, per i media mainstream “informati” da Israele, anche Hamas farebbe uso di questa “droga dei kamikaze” come l’ha definito l’ANSA.

Questa operazione di manipolazione dell’informazione ha l’obiettivo di assimilare Hamas, un movimento di resistenza popolare di stampo religioso, ai movimenti terroristici creati in funzione delle agende NATO, anche “out of area”, come Al-Qaeda per legittimare guerra in Afghanistan.