L’autorità palestinese: Israele si sta impadronendo delle frequenze radiofoniche

Betlemme – Ma’an. L’autorità palestinese ritiene che gli “attacchi” sferrati mercoledì ai danni del sistema di telecomunicazioni della Cisgiordania rappresentino l’inizio di una “guerra delle frequenze” su un area di trasmissione limitata.

L’autorità ha dichiarato che “la confisca della strumentazione delle emittenti Watan TV e Al-Quds Educational TV priva i Palestinesi del diritto di poter disporre di frequenze al fine di realizzare un sistema di rete wireless”.

Il primo ministro di Ramallah, Salam Fayyad, ha visitato la sede di Watan TV e ha affermato che “l’operazione israeliana è stata oppressiva e mostruosa oltre che in contrasto con le leggi internazionali”.

Suleiman Zuheiri, sottosegretario del ministro palestinese per le telecomunicazioni, ha dichiarato che Israele “ha infranto l’articolo 36 del trattato di Oslo, che imponeva la consultazione con l’autorità palestinese”.

Un comitato formato da tecnici esperti provenienti da entrambi i paesi sostiene che sia necessario trovare un accordo in grado di rispondere adeguatamente a qualsiasi questione possa emergere nel campo delle telecomunicazioni, compresa la futura crescita delle necessità dei Palestinesi in quest’ambito.

Zuheiri ha aggiunto che l’esercito israeliano non avrebbe mai dovuto agire unilateralmente, non avendo alcun diritto di intervenire nell’ambito delle comunicazioni o di requisire frequenze di trasmissione.
“Le affermazioni secondo cui Israele sostiene che l’attività delle stazioni di trasmissione palestinesi interferiscono con le strumentazioni degli aeromobili all’aeroporto di Ben Gurion sono del tutto false poiché i parametri di comunicazione utilizzati da quest’ultimo sono del tutto differenti rispetto a quelli applicati dalle stazioni televisive palestinesi”.

“Lo spettro di frequenza adoperato dall’aviazione civile, infatti, parte da un valore di 120 megahertz, mentre per le trasmissione televisive tale valore minimo è fissato a 500 megahertz” ha spiegato Zuheiri.

Ha inoltre aggiunto che le due emittenti assaltate dalle forze militari di Tel Aviv erano regolarmente registrate presso l’International Telecommunication Union, un fatto, questo, che spiega l’evidente violazione perpetrata da Israele ai danni dei trattati internazionali.

Il ministro per le telecomunicazioni palestinese non era mai stato informato del fatto che le stazioni televisive interferivano con l’aviazione da parte del suo omologo israeliano, così come nessuna menzione era mai stata fatta circa l’intenzione di Tel Aviv di ridurre al silenzio le emittenti palestinesi.
L’autorità non ha potuto escludere che quanto accaduto mercoledì possa rappresentare l’inizio di una vasta campagna ai danni delle emittenti palestinesi, Anp inclusa.

Alla domanda circa i piani di difesa che l’autorità palestinese impiegherebbe per far fronte ad una simile eventualità, il sottosegretario ha risposto che il governo di Ramallah avrebbe immediatamente inviato un appello sia all’International Telecommunication Union che al ministro per le telecomunicazioni israeliano.