L’Euro-Med Monitor accoglie con favore la sentenza dell’ICJ che invita a non ostacolare gli aiuti per Gaza

Ginevra – PIC. L’Euro-Med Human Rights Monitor ha accolto con favore le nuove misure provvisorie emesse giovedì dalla Corte internazionale di giustizia (ICJ). La Corte Internazionale di Giustizia ha dichiarato che Israele deve adottare tutte le misure necessarie ed efficaci per garantire, senza indugio e in piena cooperazione con le Nazioni Unite, “la fornitura senza ostacoli e su scala ridotta, da parte di tutti gli interessati, dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria di cui hanno urgente bisogno” ai palestinesi in tutta la Striscia di Gaza, adempiendo agli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio.

Il nuovo ordine della Corte osserva che i palestinesi di Gaza non stanno più affrontando solo il rischio di carestia, ma che la carestia è in atto e che la situazione umanitaria catastrofica di gennaio si è ulteriormente deteriorata. La Corte afferma che i suoi ordini precedenti non hanno affrontato pienamente le conseguenze derivanti dai cambiamenti della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Secondo il nuovo ordine della Corte, Israele deve garantire la fornitura senza ostacoli di servizi di base e di assistenza umanitaria, tra cui cibo, acqua, carburante, ripari, indumenti, requisiti igienici e sanitari e forniture mediche, oltre ad aumentare la capacità e il numero dei punti di attraversamento terrestre e a mantenerli aperti per tutto il tempo necessario.

L’Euro-Med Monitor sottolinea che la Corte internazionale di giustizia deve riaffermare l’ordine a Israele di astenersi da qualsiasi atto che possa rientrare nella Convenzione sul genocidio e garantire che le sue truppe non commettano atti di genocidio contro i palestinesi di Gaza.

Un rapporto pubblicato da Euro-Med Monitor, quattro giorni fa, intitolato: “Escalation nel genocidio e assenza di responsabilità: Due mesi dopo la sentenza della Corte internazionale di giustizia su Gaza rivela che Israele non ha rispettato l’ordine precedente e ha continuato a commettere un genocidio contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza. Il rapporto rileva che Israele ha, in realtà, intensificato le sue violazioni nella Striscia dopo la sentenza della Corte internazionale di giustizia di gennaio.

Sulla base degli sforzi compiuti da Euro-Med Monitor per monitorare e documentare i crimini e le violazioni commessi da Israele nella Striscia di Gaza, nonché delle indagini e delle valutazioni del suo livello di conformità durante i due mesi successivi alla sentenza, è chiaro che Israele non ha rispettato la sentenza dell’ICJ.

L’ICJ ha emesso una decisione il 26 gennaio 2024, ordinando a Israele di adottare misure provvisorie specifiche per prevenire il crimine di genocidio contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza. Dichiarandosi convinta che le azioni di Israele nella Striscia rappresentino una minaccia reale e immediata per il popolo palestinese, l’ICJ ha citato la possibilità di effetti irreversibili e di danni ai diritti dei palestinesi tutelati dalla Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio.

Il rapporto di Euro-Med Monitor ha concluso che la maggior parte delle misure provvisorie delineate nella sentenza di gennaio sono state violate e il crimine di genocidio è stato perpetrato sulla stessa (o maggiore) scala. Israele ha commesso varie forme e atti di genocidio, con l’intento di distruggere il popolo palestinese.

Prendere di mira gli assembramenti di civili intorno ai camion degli aiuti umanitari con colpi d’arma da fuoco e granate dei carri armati israeliani è uno degli esempi più documentati di uccisioni ed esecuzioni illegali compiute dall’esercito israeliano contro i civili palestinesi nelle ultime settimane. Questi incidenti, che sono diventati noti come “Stragi della Farina”, hanno causato la morte di 563 cittadini e il ferimento di altri 1.523. Questa cifra comprende sia i civili in attesa di aiuti sia gli operatori incaricati di pianificare, assicurare e distribuire gli aiuti.

Il rapporto di Euro-Med Monitor affronta anche i crimini che Israele ha continuato a commettere, dopo la sentenza di gennaio, con l’obiettivo di infliggere gravi danni fisici e psicologici ai palestinesi della Striscia, in particolare attraverso la privazione dell’assistenza sanitaria, la tortura, i trattamenti disumani, la violenza sessuale e l’uso di armi proibite, indiscriminate e altamente distruttive.

Inoltre, il rapporto descrive i continui crimini commessi da Israele, volti a provocare deliberatamente la distruzione materiale dei palestinesi nella Striscia di Gaza, tra cui lo sfollamento forzato e la fame, ossia rendere l’area inabitabile e sradicare l’identità palestinese della regione. Quest’obiettivo è stato raggiunto attraverso la distruzione sistematica di fonti di reddito, infrastrutture, oggetti civili e proprietà private, nonché attraverso attacchi militari deliberati contro edifici destinati a scopi religiosi, educativi, scientifici e storici, ospedali e luoghi in cui si riuniscono pazienti e feriti. Inoltre, Israele continua a commettere crimini volti a distruggere l’unità delle famiglie palestinesi e a impedire la procreazione.

Alla luce di quanto citato, l’Euro-Med Human Rights Monitor esorta, tra le altre raccomandazioni, la comunità internazionale a rispettare i suoi doveri legali e morali nei confronti della popolazione che vive nella Striscia di Gaza. La comunità internazionale deve garantire l’esecuzione della sentenza della Corte internazionale di giustizia e porre fine al genocidio commesso dall’occupazione israeliana dal 7 ottobre 2023.

L’Euro-Med Monitor chiede a tutti gli Stati di adempiere ai loro obblighi internazionali interrompendo ogni sostegno militare, finanziario e politico all’attacco di Israele contro il popolo palestinese della Striscia di Gaza e, in particolare, ogni trasferimento di armi ad Israele. In caso contrario, questi Stati saranno chiamati a rispondere della loro complicità nei continui crimini di Israele, compreso quello di genocidio.

L’Euro-Med rinnova inoltre l’invito a esercitare un’immediata pressione internazionale su Israele affinché cessi il suo crimine di affamare la popolazione della Striscia di Gaza, rimuova completamente l’assedio, metta in atto meccanismi appropriati per garantire una consegna sicura, efficace e rapida degli aiuti umanitari e adotti misure decisive per affrontare la carestia che si sta rapidamente diffondendo nella Striscia.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.