L’UE si oppone al ritorno dei coloni nell’avamposto evacuato di Homesh

Bruxelles. L’Unione Europea ha dichiarato mercoledì di essere gravemente preoccupata dalla decisione delle autorità israeliane di permettere ai coloni israeliani di ritornare nell’avamposto evacuato di Homesh, nel nord della Cisgiordania occupata. Ha, inoltre, espresso sdegno per la violenza dei coloni contro i civili palestinesi nella comunità di Ein Samiya, vicino a Ramallah, che ha costretto gli abitanti a lasciare l’area per timore per le loro vite e quelle dei loro figli.

“L’Unione Europea è gravemente preoccupata e condanna la decisione delle autorità israeliane di permettere ai cittadini israeliani di stabilire una presenza permanente nell’avamposto di Homesh, nella Cisgiordania occupata. L’UE esorta il governo israeliano a revocare questa decisione e quelle del 17 maggio relative a piani per più di 600 unità abitative nelle colonie esistenti e nuove in Cisgiordania”, si legge nella dichiarazione del portavoce dell’UE.

“Le colonie sono illegali secondo il diritto internazionale e minano la fattibilità della soluzione a due Stati. Tali azioni unilaterali vanno contro gli sforzi per abbassare le tensioni sul campo”.

Nella dichiarazione si afferma, inoltre, che l’UE “è sconvolta nell’apprendere che la comunità palestinese di Ein Samiya nella Cisgiordania occupata, composta da 172 persone, tra cui 78 bambini, è stata costretta a lasciare permanentemente le proprie case a causa di ripetuti attacchi dei coloni e di ordini di demolizione. L’UE condanna fermamente la violenza dei coloni e chiede a Israele di garantire una presa di responsabilità”.

(Fonte: WAFA).

Traduzione per InfoPal di F.L.