L’UNESCO adotta risoluzione per proteggere il patrimonio di Gerusalemme

Gerusalemme-Maan. Lunedì 23 giugno, il ministro palestinese degli Affari Esteri, Riyadh, ha affermato che la Commissione per il Patrimonio Mondiale ha adottato una risoluzione per proteggere le mura e il patrimonio di Gerusalemme.

Durante l’83esima sessione della Commissione tenutasi in Qatar, 12 paesi hanno votato a favore della decisione, uno si è opposto, mentre otto sono stati gli astenuti, così ha dichiarato al-Malki.
Quest’ultimo ha accolto con entusiasmo la risoluzione e ha ringraziato gli sforzi da parte di arabi e giordani, che hanno dato il loro contributo per l’approvazione.
“Nonostante i tentativi dell’occupazione di rimuovere l’esistenza palestinese da Gerusalemme e per deformare la storia e la demografia della città, questa rimarrà la capitale del patrimonio mondiale e dello Stato di Palestina”, ha aggiunto.

Venerdì 20 giugno, l’UNESCO ha garantito lo status di Patrimonio Mondiale a rischio alle antiche terrazze in Cisgiordania, sotto la minaccia della barriera di separazione israeliana.
Dopo una richiesta di emergenza da parte dei dirigenti palestinesi, la Commissione annuale per il Patrimonio Mondiale, radunatasi a Doha, ha votato per garantire lo status di sito protetto alla comunità agricola di Battir, a cavallo della Linea Verde, a sud di Gerusalemme e dove Israele ha intenzione di erigere parte del suo muro di separazione.

La garanzia di tale status potrebbe supportare gli sforzi dei residenti bloccati in una battaglia legale di alto profilo per cambiare la direzione della barriera.
“Il sito è riconosciuto, congratulazioni alla Palestina”, ha affermato la presidentessa Sheikha Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani dopo che la risoluzione è stata approvata da uno stretto margine di voti, contrariamente alle raccomandazioni degli esperti dell’UNESCO.

La delegazione palestinese ha gioito e reagito con abbracci e incoraggiamenti per il voto ricevuto.

Battir è famosa per le sue antiche terrazze e per il sistema di irrigazione risalente all’epoca romana, tuttora utilizzati dai suoi abitanti per la coltura.
Tuttavia il villaggio è stato minacciato dall’intenzione, da parte di Israele, di erigere lì parte della barriera di separazione, che secondo gli esperti danneggerebbe irreversibilmente il sistema idrico.

La Palestina è diventata membro UNESCO nell’ottobre del 2011 e si è subito data da fare per cercare il riconoscimento di un certo numero di siti, inclusa una richiesta di emergenza per la Chiesa della Natività di Betlemme, approvata a giugno dell’anno seguente, nonostante le obiezioni di Israele.

Traduzione di Valentina Quinto