Il Cairo-Ma’an. Una fonte militare di alto livello ha rivelato che il ministero della Difesa egiziano ha alzato lo stato di allerta in tutte le sedi militari del Cairo.
La fonte ha aggiunto che la mossa giunge per contrastare le manifestazioni a sostegno del presidente deposto, Mohammed Mursi, previste oggi, venerdì 12 luglio, sotto lo slogan “Giornata della marcia”.
Ha quindi sottolineato che in base ad informazioni, ottenute dai servizi segreti militari e generali, gli islamici in Egitto hanno invitato tutti i loro sostenitori, in tutti i governatorati del paese, a dirigersi verso il Cairo, e marciare sulle sedi militari, per assediarle o perfino irrompervi.
La fonte ha affermato che l’esercito egiziano ha dispiegato le proprie truppe intorno a tutte le sedi militari, per contrastare qualsiasi tentativo di violenza. Giovedì 11 luglio, l’esercito egiziano ha lanciato un duro monito contro chiunque, all’interno o all’esterno del paese, si avvicini alle sedi militari, definendo queste ultime delle “linee rosse, il cui superamento verrà affrontato con assoluta fermezza”.
Dal canto loro, le forze rivoluzionarie, tra cui anche il movimento di Tamarrud (ribellione) hanno lanciato un appello agli egiziani perché si riuniscano in piazza Tahrir, sempre venerdì, per una cena collettiva, allo scopo di ribadire i principi della rivoluzione e la volontà del popolo egiziano.
In un altro contesto, nella città di el-Arish, nel Sinai, un attacco, condotto da ignoti all’alba di oggi, contro una postazione dell’esercito, ha provocato la morte di un soldato, mentre un altro ha subito l’amputazione di entrambe le gambe.