Media Office: 62 violazioni contro giornalisti palestinesi

hannamahmeedImemcIl ministero dell’Informazione ha documentato 62 violazioni israeliane contro giornalisti palestinesi, durante le recenti rivolte, verificatesi dall’inizio di ottobre.

In un comunicato stampa, l’ufficio ha spiegato che le forze israeliane hanno represso i giornalisti palestinesi colpendoli direttamente con proiettili ricoperti di gomma e di metallo, bombe assordanti e lacrimogeni, oltre che con arresti, percosse ed impedendo loro la copertura mediatica.

Al Ray riferisce che il Ministero ha fortemente condannato queste violazioni accadute durante la copertura dei media a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza.

Il rapporto plaude agli sforzi dei giornalisti palestinesi nella copertura mediatica per stare al passo con le ultime notizie, e chiede loro di sforzarsi maggiormente per portare alla luce i crimini israeliani.

Allo stesso tempo, l’ufficio ha denunciato il silenzio internazionale riguardo a tali violazioni, il programma israeliano sistematico per allontanarli dal loro lavoro mediatico, per impedire che venga scoperta la propaganda israeliana.

Queste organizzazioni devono esercitare pressioni su Israele per liberare immediatamente tutti i giornalisti e gli operatori dei media detenuti nelle carceri israeliane.

L’ufficio ha invitato anche il comitato nazionale a portare la questione dei crimini israeliani commessi contro i giornalisti palestinesi davanti alla Corte Criminale Internazionale, e di porre tale argomento tra le priorita’, in modo che l’occupazione israeliana sia ritenuta responsabile per le sue ripetute violazioni.

Il Ministero ha accolto favorevolmente gli sforzi delle organizzazioni internazionali riguardanti i giornalisti per assicurare la libertà del lavoro dei media, libero da ostacoli, chiedendo loro di assumersi le proprie responsabilità e di adottare posizioni pi energiche per affrontare le continue violazioni.

In conclusione del rapporto, il Government Media Office ha evidenziato la necessita’ di cancellare Israele dall’elenco delle organizzazioni internazionali dei media e dei diritti umani, per impedirgli di persistere nei crimini e per essere sicuri che queste violazioni non restino impunite.

(Nella foto: la giornalista palestinese Hanaa Mahmaeed, colpita direttamente da un lacrimogeno israeliano).

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi