Ministro della Sicurezza israeliano chiede l’arresto e l’esecuzione di palestinesi sospettati di attentati

Gerusalemme occupata/al-Quds – PIC. In nuove osservazioni controverse, il ministro della Pubblica sicurezza israeliano, Omer Barlev, ha chiesto la detenzione e l’esecuzione dei palestinesi che svolgono operazioni contro gli israeliani.

Tali dichiarazioni sono state rilasciate da Barlev durante la sua visita alla casa di un poliziotto che è stato ucciso nell’attentato a Bnei Brak, la scorsa settimana.

Le sue recenti osservazioni lo hanno reso ancora una volta oggetto di satira nei media israeliani, poiché le forze armate e di sicurezza israeliane seguono già una politica di “sparare per uccidere”, perseguita esclusivamente contro i palestinesi.

A seguito di una serie di osservazioni insensate, il governo israeliano ha deciso di evitare di invitarlo ad un importante incontro svoltosi di recente per valutare la situazione della sicurezza. Barlev ha servito come comandante dell’unità commando d’élite Sayeret Matkal negli anni ’80 ed è considerato uno dei leader del Partito laburista israeliano.

Tra le sue recenti dichiarazioni polemiche, c’è quella fatta al funerale delle persone uccise nell’attentato di Beersheba, avvenuto il mese scorso, quando ha detto che non avrebbe riposato fino a quando non avesse raggiunto l’assassino, che era già stato ucciso a colpi d’arma da fuoco.

Ha anche pianto i soldati morti in seguito alla recente operazione a Jenin, che ha causato l’uccisione di diversi membri del Jihad islamico, nonostante il fatto che una nota ufficiale israeliana, rilasciata dopo l’incidente, avesse stabilito che nessuno dei soldati era stato ucciso.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.