Nablus-Wafa e Quds Press. Nella notte tra domenica e lunedì, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno ucciso un palestinese e ferito altri due in un’incursione nella città di Nablus, nel nord della Cisgiordania, secondo quanto riferito da fonti locali.
Il direttore del dipartimento di emergenza e ambulanza della Mezzaluna rossa palestinese (RPC), Ahmad Jibril, ha identificato la vittima come Jamil al-Kayyal, 31 anni, ucciso da proiettili letali alla testa nell’area di Ras Al-Ain, nel città di Nablus.
Ha aggiunto che altri due sono rimasti feriti, investiti da un veicolo militare israeliano.
Testimoni locali hanno detto a Quds Press che “una forza sotto copertura e in abiti civili dell’esercito di occupazione si è infiltrata nel quartiere Ras al-Ain con l’obiettivo di arrestare un giovane ‘ricercato’ e dopo che i combattenti della resistenza sono riusciti a rivelare la loro identità, soldati e veicoli militari hanno preso d’assalto la città”.
resistenza sono riusciti a rivelare la loro identità, i meccanismi di occupazione militare hanno preso d’assalto la città.
I testimoni hanno aggiunto che a seguito di ciò è scoppiato un violento scontro (*) tra le due parti, a seguito del quale il giovane al-Kayyal è stato gravemente ferito alla testa, ed è stato portato in ospedale, dove ne è stato constatato il decesso.
Non ci sono state vittime tra i soldati israeliani, che alla fine hanno arrestato un uomo.
Dal canto suo, il movimento “Fatah” di Nablus ha reso noto che la vittima, Jamil Al-Kayyal, aveva preso parte allo scontro armato con le forze di occupazione, in un quartiere della Città Vecchia di Nablus.
Il movimento ha dichiarato il lutto generale a Nablus, ha chiesto la chiusura dei negozi e la partecipazione attiva ai funerali del giovane.
Le forze israeliane fanno irruzione nelle case palestinesi quasi quotidianamente in tutta la Cisgiordania con il pretesto di dare la caccia a palestinesi “ricercati”, innescando scontri con i residenti.
Queste incursioni, che si svolgono anche in aree sotto il pieno controllo dell’Autorità Palestinese, sono condotte senza bisogno di un mandato di perquisizione, quando e dove l’esercito sceglie in linea con i suoi ampi poteri arbitrari.
Secondo la legge militare israeliana, i comandanti dell’esercito hanno piena autorità esecutiva, legislativa e giudiziaria su 3 milioni di palestinesi che vivono in Cisgiordania. I palestinesi non hanno voce in capitolo su come viene esercitata questa autorità.
(Foto: Jameel al-Kayyal, 31 anni, ucciso da soldati israeliani che gli hanno sparato alla testa durante un’incursione militare notturna nell’area di Ras al-Ain, nella città occupata di Nablus, in Cisgiordania).
(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.