Nablus: tensione intorno al campo profughi di Balata

Nablus-InfoPal. Nella serata di lunedì 21 gennaio, decine di manifestanti palestinesi hanno bloccato gli ingressi del campo profughi di Balata, est della città di Nablus, in segno di protesta contro l’Autorità palestinese (Anp), che ha vietato loro di visitare i propri parenti detenuti nelle sue carceri.

Fonti locali hanno riferito che una delegazione del campo, insieme alle famiglie dei detenuti, si è diretta nel carcere di al-Junied di Nablus, tuttavia l’amministrazione carceraria non ha concesso loro di visitare i propri parenti, e ciò ha scatenato la furia degli abitanti del campo.

Le fonti hanno aggiunto che “decine di giovani infuriati hanno dato fuoco agli pneumatici, bloccato gli ingressi del campo, e le strade circostanti con le pietre, scandendo slogan contro le forze di sicurezza dell’Anp, e i suoi abusi contro gli abitanti del campo profughi. Le fonti hanno aggiunto che le forze di sicurezza di stanza nelle vicinanze del campo non sono intervenute.

In un contesto correlato, i servizi di sicurezza dell’Anp a Nablus continuano a detenere alcuni affiliati al movimento di Fatah, residenti nel campo profughi di Balata, che tempo fa avevano organizzato una marcia armata, durante la quale avevano attaccato i capi dei servizi di sicurezza e chiesto al presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, di formare una commissione d’inchiesta per indagare sugli abusi e le torture che avrebbero subito per mano dei servizi di sicurezza.

Nello stesso contesto, nel campo profughi di Jenin, uomini armati hanno manifestato e chiesto agli apparati di sicurezza dell’Anp di restituire le loro armi, confiscate in seguito ad un precedente arresto.