Né brutto tempo né pressione degli USA: ecco la ragione per il ritardo dell’invasione terrestre

Gaza – The Palestine Chronicle. Una fonte ufficiale delle Brigate al-Qassam, l’ala militare di Hamas, ha offerto una spiegazione del perché Israele abbia ritardato la sua offensiva terrestre.

La fonte è stata citata dal canale arabo Al-Jazeera e da altri media arabi, secondo cui i comandanti israeliani si rifiutano di entrare nella Striscia di Gaza prima di trovare soluzioni pratiche ai “missili anti-corazza”, che vengono sganciati da droni improvvisati della Resistenza palestinese.

“La questione è ora all’attenzione del comando dell’esercito israeliano”, ha detto, per trovare “una soluzione urgente alla questione”.

La stessa fonte ha anche detto che l’esercito israeliano ha incaricato il Dipartimento per lo Sviluppo delle armi terrestri di cercare una soluzione urgente per carri armati e veicoli che presumibilmente entreranno a Gaza in caso di un’offensiva terrestre.

In effetti, recenti immagini apparse dal fronte israeliano hanno mostrato che alcuni carri armati israeliani hanno una tenda o un ombrello in rete di ferro che copre la parte superiore dei Merkava.

Gli analisti militari suggeriscono che il Merkava è fortificato dai lati, ma è debole in cima, il che ha portato a questa improvvisazione.

Secondo la fonte, le Brigate al-Qassam hanno “neutralizzato il 65% delle forze della Divisione [israeliana] di Gaza tra morti, prigionieri e invalidi permanenti”, negli scontri iniziali del 7 ottobre e nei giorni successivi.

Da parte sua, l’esercito israeliano ha finora annunciato che dal 7 ottobre sono stati uccisi 308 soldati e ufficiali, compresi alti militari, e che 1.210 lasceranno definitivamente il servizio militare.

Traduzione per InfoPal di F.L.