Nonostante il vertice di Sharm El-Sheykh, proseguono le aggressioni israeliane

InfoPal e Palestine Chronicle. Israele continuerà le sue incursioni nella Cisgiordania occupata nonostante la partecipazione al vertice di Sharm El-Sheykh, domenica, con funzionari palestinesi, potenze regionali e Stati Uniti, secondo quanto riferito dai media israeliani.

Tra domenica e lunedì ci sono state le consuete incursioni e aggressioni israeliane in Cisgiordania, arresti di nativi, assalti di coloni al complesso di al-Aqsa e alla Chiesa del Getsemani, a Gerusalemme, e aggressioni varie ai danni degli autoctoni palestinesi, come l’orda che ha preso di mira una coppia a Gerico.

Sabato l’emittente israeliana Channel 12 ha citato una fonte militare israeliana secondo cui, nonostante il “pesante spargimento di sangue” che i palestinesi hanno dovuto affrontare di recente, “Israele non ha alcuna intenzione di fermare le incursioni nelle città palestinesi”.

Quest’anno ha visto un’impennata di uccisioni di palestinesi: 89 hanno perso la vita a causa delle forze israeliane e dei coloni finora nel 2023, secondo i dati del ministero della Salute palestinese.

La fonte di Channel 12 ha spiegato che la questione principale discussa a Sharm El-Sheikh è il tentativo di aiutare l’Autorità Palestinese (ANP) a “prevenire il suo collasso”.

Il giornalista militare dell’emittente, Nir Dvori, ha descritto i tentativi di salvare l’Autorità palestinese come “disperati”.

(Foto: Quds Press).