Nuovo ridispiegamento dell'Unità di Sicurezza palestinese creata dal ministro degli Interni: è una richiesta popolare.

Il ministero degli Interni ha deciso di concentrare il ridispiegamento dei membri della sua forza speciale nelle zone pubbliche di Gaza.

Az-Zahar, fratello del dirigente della forza di sostegno guidata dal ministero degli Interni e della Sicurezza nazionale palestinese, ha dichiarato che la forza speciale rafforzerà la presenza nelle zone pubbliche e nelle piazze per mantenere la sicurezza generale e la tranquillità. "Rafforzeremo la nostra presenza per soddisfare le richieste della gente, e dopo il ridispiegamento deciso ieri punteremo nei luoghi destinati al trasporto pubblico -zone di maggior interesse commerciale e economico – dove aumenta la delinquenza”.

 

 Dalle prime ore del mattino, numerosi membri della forza speciale appartenente al ministero degli Interni si sono ridistribuiti nelle zone principali e pubbliche.

Il primo ministro palestinese Ismail Haniyah ha chiarito che si tratta di una decisione presa dopo una settimana dal dispiegamento della forza di sostegno per rafforzare l’unità nazionale e per diminuire il clima stressante delle strade palestinesi.

Haniyah, che nei prossimi giorni incontrerà il presidente palestinese Mahmoud Abbas a Gaza per discutere diverse questione tra cui il referendum pubblico, ha dichiarato:  "Abbiamo voluto dimostrare che questa è una forza di sostegno con un compito di polizia. Riconoscerò tutti i membri presentati dal ministero degli Interni ed essi saranno sostenuti sia a livello economico sia logistico”.

Yusef Az-Zahar ha confermato che le forze di sostegno sono collocato in zone fisse e volanti in base alle direttive del ministro degli Interni, Said Siyam: "Abbiamo ricevuto la direttiva del ministro che ci impone di rimanere in posti prestabiliti e mobili e di intervenire nel caso in cui la polizia abbia problemi. Noi non facciamo domande, siamo poliziotti: seguiamo gli ordini”.

La presenza delle forze sarà nei luoghi pubblici e nelle volanti mobili finché esse non faranno parte effettiva degli organi di sicurezza palestinesi.  iAz-Zahar ha spiegato che "le nuove direttive significano che la modalità di dispiegamento precedente era sbagliata".

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