Gaza – MEMO. L’Ufficio regionale degli Stati arabi del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) ha avvertito domenica che lo sfollamento forzato nella Striscia di Gaza minaccia la vita delle donne incinte, lasciandole “bloccate, incapaci di accedere a servizi materni salvavita”.
L’UNFPA ha sottolineato la necessità per le donne incinte di ricevere servizi sanitari per garantire la loro sicurezza e quella dei loro figli.
“L’accesso all’assistenza sanitaria è la loro ancora di salvezza! Le donne incinte devono avere accesso ai servizi sanitari per sopravvivere”, ha aggiunto l’agenzia dell’ONU nel suo post.
Dopo 48 giorni di guerra, un cessate il fuoco umanitario temporaneo tra Israele e le fazioni palestinesi è entrato in vigore alle 7 del mattino ora locale di venerdì e dovrebbe continuare fino a martedì mattina.
L’accordo di cessate il fuoco temporaneo prevede il rilascio di 50 prigionieri di guerra israeliani detenuti a Gaza in cambio della liberazione di 150 palestinesi dalle prigioni israeliane e l’ingresso di centinaia di camion carichi di aiuti in tutte le aree della Striscia di Gaza, dove vivono circa 2,3 milioni di palestinesi.
Traduzione per InfoPal di F.L.