Organizzazione chiede agli Stati arabi di tagliare i legami con Israele e smettere di ospitare le basi statunitensi

Tel Aviv – MEMO. Un’organizzazione per i diritti umani ha chiesto agli Stati arabi di smettere di ospitare le basi militari statunitensi e di tagliare i legami con Israele in risposta all’aggressione israeliana in corso contro la Striscia di Gaza e ai crimini di guerra che sta commettendo contro i palestinesi.

Democracy for the Arab World Now (DAWN) ha chiesto agli Emirati Arabi Uniti, al Bahrein, al Marocco e al Sudan di “ritirarsi immediatamente dagli accordi di Abramo con Israele e, insieme ai firmatari del trattato di pace Egitto e Giordania, di porre fine a qualsiasi coordinamento militare con Israele”.

L’ONG ha insistito sul fatto che gli Stati arabi che ospitano basi militari statunitensi, “tra cui la Giordania, l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein e il Qatar, dovrebbero dichiarare pubblicamente che non permetteranno agli Stati Uniti di utilizzare queste basi per fornire armi o protezione alle forze israeliane durante l’offensiva in corso contro i palestinesi di Gaza”.

Nel 2020, sia gli Emirati Arabi Uniti che il Bahrein hanno firmato gli “Accordi di Abramo” con Israele, normalizzando le relazioni con lo Stato d’occupazione e cementando la cooperazione ed il commercio in campo economico, tecnologico, turistico, militare e di intelligence. Il Marocco ha seguito quei passi nello stesso anno, seguito dal Sudan nel gennaio 2021, ciascuno con le proprie condizioni concordate con Washington e Tel Aviv.

“Gli Emirati Arabi Uniti e gli altri firmatari degli Accordi di Abramo dovrebbero assumersi la responsabilità di aver incoraggiato Israele a credere di poter bombardare e massacrare i palestinesi senza alcuna conseguenza per la sua posizione nella regione”, ha dichiarato Sarah Leah Whitson, direttore esecutivo di DAWN. “La continua adesione agli Accordi di Abramo segnala che gli Emirati Arabi Uniti e gli altri firmatari degli Accordi continuano a sostenere Israele e a premiarlo con impegni per lo sviluppo economico e commerciale e, cosa più scioccante di tutte, con il coordinamento militare”.

Oltre al fatto che molti Stati arabi ospitano da decenni basi militari statunitensi, che aiutano le forze statunitensi ad assistere Israele, c’è anche una crescente cooperazione tra questi Paesi e Israele in iniziative sostenute dagli Stati Uniti. Ne sono un esempio la Middle East Air Defence Alliance (MEAD) e il Negev Forum, che mira a integrare ulteriormente la cooperazione in materia di sicurezza con Israele e a formare un’alleanza regionale.

“Le Convenzioni di Ginevra impongono agli Stati l’obbligo di garantire il rispetto delle Convenzioni in ogni circostanza”, ha dichiarato DAWN. “Questo include la responsabilità di prevenire e porre fine alle violazioni di queste convenzioni, non solo nell’ambito delle loro azioni ma anche nelle loro relazioni internazionali. Il continuo sostegno militare a Israele viola questi principi fondamentali del diritto umanitario internazionale e solleva serie preoccupazioni legali e morali”.

L’organizzazione ha invitato gli Stati arabi a “valutare criticamente il loro ruolo e ad adottare misure concrete per fermare qualsiasi forma di assistenza che possa contribuire al perpetuarsi delle atrocità a Gaza ed in Cisgiordania”.

Traduzione per InfoPal di F.L.