Palestinesi lanciano lo “sciopero della collera” per protestare contro il piano Prawer

An-Nasira (Nazareth) –Pal.info. Dalle prime ore di lunedì 15 luglio, nei territori palestinesi del ’48, ha preso il via lo “sciopero della collera contro il piano Prawer”, per protestare contro il piano israeliano che prevede la confisca di centinaia di migliaia di dunum (1dunum=1000mq) di terreni arabi, e lo sfollamento di decine di migliaia di palestinesi dai loro villaggi nel Negev.

Il piano, approvato dal Knesset in una prima lettura, prevede la confisca di 800 mila dunum di terra araba nel Negev, la demolizione di 36 villaggi e lo sfollamento di quasi 40 mila cittadini. Con il piano in questione, agli arabi, che rappresentano il 30% della popolazione, verrà lasciato solo l’1% dei territori.

In un comunicato stampa, l’alto Comitato di sorveglianza per gli affari degli arabi, che riunisce tutte le forze politiche e nazionali nei territori palestinesi, ha dichiarato: “Il Knesset israeliano ha deciso di assegnare il piano Prawer ad un comitato, allo scopo di determinare la commissione parlamentare competente per promulgare questa legge di razzista, e approvarla con la seconda e la terza lettura”.

Il Comitato di sorveglianza ha ritenuto la mossa israeliana una rappresaglia contro lo sciopero organizzato dai palestinesi del ’48. “Il governo israeliano ha deciso di intensificare le sue violazioni contro di noi, i nostri diritti e la nostra permanenza nei nostri territori”, ha aggiunto.

Ha anche sottolineato che le manifestazioni di protesta contro il piano prenderanno il via in più di 15 punti, distribuiti nel Negev, nella Galilea e nell’area di al-Muthallath. Ha aggiunto che una manifestazione centrale si terrà nel Negev e partirà dalla via di fronte all’Università Ben Gurion, dirigendosi verso l’ufficio di dislocamento e deportazione degli arabi del Negev, la cosiddetta ” l’Amministrazione per il reinsediamento dei beduini”.