Peace Now: ‘La politica degli insediamenti di Netanyahu mina un realistico accordo di pace’

Imemc. Peace Now: ‘La politica degli Insediamenti di Netanyahu mina un realistico accordo di pace

Il movimento pacifista israeliano Peace Now ha stilato un rapporto sulla costruzione di insediamenti in Israele e sulle attività di espansione nei territori occupati e di come il governo di Netanyahu e le sue politiche minino un realistico accordo di pace.

Gare d’Appalto in Insediamenti e nell’Est Gerusalemme

Peace Now afferma che il governo guidato da Netanyahu sta praticando politiche sistematiche che hanno lo scopo di ‘rendere impossibile un’attuabile soluzione dei due stati, che metta fine al conflitto Israelo-Palestinese’

Ha aggiunto inoltre che il governo Netanyahu non ha dimostrato, specie nei passati due anni, alcun segno di controllo, raggiungendo una quantità record di gare d’appalto, che ha cancellato senza indugio gli effetti della moratoria e spianato la strada ad un exploit senza pari di costruzione di insediamenti negli anni a venire.

Peace Now ha inoltre riportato che nel periodo tra il 31 marzo 2009 e Gennaio 2013, il governo israeliano ha emesso bandi di gare per la costruzione di 5302 case per coloni ebrei nella zona est di Gerusalemme.

Molte delle unità approvate sono concentrate in insediamenti esistenti come il blocco Ariel e l’insediamento Efrat. Peace Now fa notare che l’espansione di questi insediamenti incide direttamente sulle scelte di una  soluzione dei due stati.

A tutto ciò si somma che le unità abitative illegali costruite abusivamente dai coloni ebrei sono aumentate.

Come Peace Now riporta, i coloni hanno costruito illegalmente 911 unità abitative in insediamenti di avamposti illegali, delle quali 456 sono costruzioni permanenti ed il resto è composto da unità prefabbricate e mobili.

Parte del 77% delle unità abitative sono state costruite abusivamente in insediamenti di avamposti illegali ad est del percorso pianificato dalla Barriera di Separazione Israeliana.

Secondo Peace Now, Il prezzo da pagare per gli attacchi portati avanti dai coloni contro i palestinesi, ha raggiunto un livello mai toccato.

Il movimento riporta che i coloni hanno continuato a sfidare la legge non solo attaccando i civili palestinesi, le loro proprietà, le loro terre ed i luoghi sacri in Cisgiordania, ma hanno anche condotto attacchi all’interno della stessa Israele, minacciando di morte attivisti di Peace Now.

Traduzione per InfoPal a cura di Ester Migchels