Peace Now: negoziati senza risultati finché proseguirà la colonizzazione ebraica della Cisgiordania.

Il movimento israeliano “Peace Now”, martedì scorso, ha pubblicato un rapporto che documenta il proseguimento delle attività di colonizzazione ebraica in Cisgiordania.

Il rapporto mostra che il governo israeliano, dopo la conferenza di Annapolis tenutasi alla fine dello scorso novembre, ha continuato a costruire case all’interno delle colonie israeliane nella regione, demolendo almeno otto abitazioni palestinesi.

La dichiarazione, pubblicata dal dipartimento di monitoraggio degli insediamenti presso il movimento “Peace Now”, afferma: “Nonostante Olmert abbia annunciato un blocco dell’attività di colonizzazione, notiamo che sul campo si possono trovare costruzioni su tutta l’area della Cisgiordania e in ogni tipo d’insediamento: finché il governo non fermerà tale attività, le negoziazioni non potranno dare risultati.”

 Un gruppo di attivisti ha riportato l’ininterrotto proseguimento di queste attività in diverse colonie. Tra queste c’è anche la zona residenziale di Har Homa – conosciuta presso i Palestinesi come colonia di Abu Ghnim – , edificata dopo essere stata sottratta illegalmente ai proprietari palestinesi che vivevano nella città di Betlemme, a sud della regione.

Lunedì 17, i funzionari governativi israeliani hanno comunicato all’agenzia di stampa Reuters che il governo continuerà ad aggiungere case all’interno delle colonie della Cisgiordania, ma che non ne estenderà la superficie.

Ad Annapolis, il premier israeliano Ehud Olmert ed il presidente dell’Anp Mahmud Abbas hanno accettato di rilanciare il dialogo per la pace basandosi sulla Road Map, il piano di pace che prevede l’intermediazione degli USA. In base ad esso, viene chiesto a Israele di fermare ogni attività d’insediamento in Cisgiordania e di porre fine a ogni offensiva militare contro i Palestinesi, in cambio dello smantellamento di ogni gruppo palestinese di resistenza armata da parte dell’Autorità Palestinese.

L’ultima risoluzione israeliana per lo sviluppo degli insediamenti contraddice in modo diretto ciò che i leader israeliani e palestinesi hanno concordato alla conferenza di Annapolis.

Secondo le leggi delle Nazioni Unite, tutte le colonie israeliane costruite nei Territori Palestinesi Occupati sono illegali e andrebbero smantellate.

Alcuni commentatori affermano che gli ultimi lavori di edificazione allargheranno senza dubbio il divario tra palestinesi e israeliani nelle trattative per la pace.

I funzionari USA e UE avevano esortato Israele a fermare tali lavori, ritenendoli “una minaccia al processo di pace”.

Traduzione a cura della redazione di Infopal

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