Prigionieri palestinesi e giustizia israeliana.
Gaza – Infopal. Un report del ministero degli Affari dei Prigionieri della Striscia di Gaza ha reso noto che, durante il mese di maggio, le autorità di occupazione israeliane hanno sequestrato più 475 cittadini; inoltre, giornalisti e sostenitori stranieri, pescatori in più di 125 incursioni.
Questa cifra va ad aggiungersi agli 11.700 prigionieri già presenti nelle carceri israeliane.
Tra i prigionieri ci sono oltre 50 minorenni – di cui 25 in età fra gli 11 e i 17 – e 320 donne – tra cui molte madri di famiglia.
Tra le violazioni dei diritti umani denunciate dal ministero per gli Affari dei Prigionieri vi sono anche le deportazioni da Hebron alla Giordania, la mancanza di assistenza medico-sanitaria e il sovraffollamento delle carceri.
Le autorità di occupazione hanno arrestato oltre 140 residenti del nord della Striscia, 40 del sud e 25 di Rafah.
Da giugno dell’anno scorso – dalla presa di controllo di Hamas nella Striscia di Gaza -, l’esercito israeliano compie quotidiane incursioni di terra in varie aree.
Giustizia israeliana. La corte militare della prigione di ‘Ofer, nei pressi di Ramallah, ha condannato un bambino di 14 anni, Muhammad Abu Salah di Hebron, a 13 mesi di carcere.
Una sentenza politica è stata comminata a Hiyam Ahmed al-Bayed, 34 anni, presidentessa del Forum culturale delle Donne di Ramallah, condannata a due anni con l’accusa di dirigere un’organizzazione messa al bando da Israele.Un altro caso di ingiustizia israeliana è quello della signora Noura Mohammed Hashlamouni, 36 anni e madre di 6 figli, in detenzione amministrativa da due anni, e costretta a scegliere tra la deportazione in Giordania e altri mesi o anni di "carcere preventivo". La donna, nei giorni scorsi, ha fatto sapere di rifiutare l’ipotesi di deportazione (si legga: "Noura al-Hashlamoun, Madre Coraggio, ha rifiutato la deportazione in Giordania.").