Proteste popolari in Cisgiordania, Fayyad: “Pronto a dimettermi”

Proteste popolari in Cisgiordania, Fayyad: “Pronto a dimettermi”

Cisgiordania – InfoPal. Da alcuni giorni, in tutta la Cisgiordania sono divampate proteste di piazza contro la crisi economica, l’aumento dei prezzi e l’impoverimento della popolazione palestinese.

Ieri sera, giovedì 6 settembre, a Betlemme, i giovani hanno manifestato, chiudendo diverse strade. Centinaia di cittadini si sono radunati nella via principale e hanno incendiato pneumatici di fronte al quartier generale presidenziale nella Città Vecchia.

A Beit Sahour, Beit Jala, e nella piazza della Natività, i palestinesi hanno intonato slogan chiedendo le dimissioni del governo, seguendo l’esempio del confinante popolo egiziano che grazie alle proteste di piazza è riuscito a liberarsi del regime di Hosni Mubarak.

L’Anp ha dato disposizione alle proprie forze di sicurezza di non attaccare la folla.

Mercoledì 5 settembre, durante una riunione dei ministri degli Esteri della Lega Araba, il presidente Mahmoud Abbas aveva dichiarato che “la Primavera palestinese è iniziata. Noi siamo in linea con ciò che dice il popolo e con ciò che vuole”.
E aveva definito “giusta e corretta” la richiesta fatta dalle piazze di ridurre i costi delle merci di prima necessità, del carburante e di pagare i salari “regolarmente”.

Ieri, giovedì 6 settembre, il primo ministro dell’Anp, Salam Fayyad, ha affermato di essere pronto a dimettersi, se “questa è la volontà popolare”.

L’Autorità palestinese è in attesa che il Congresso Usa approvi la richiesta dell’amministrazione Obama per il pagamento di 200 milioni di dollari.