Qalqiliya – InfoPal. Sono stati feriti a decine i palestinesi che nella giornata di ieri hanno marciato insieme a numerosi internazionali contro la chiusura che Israele impone da anni all’ingresso del villaggio Kfar Qaddum.
Murad Ishtiwi, coordinatore per l’informazione sulle marce settimanali di Kfar Qaddum, ha parlato della presenza di centinaia di manifestanti tra palestinesi e internazionali venuti appositamente. Decine di militrari israeliani armati hanno fatto di tutto per reprimere la dimostrazione.
Giunti al cancello di cui i palestinesi esigono la riapertura, i soldati d’occupazione israeliani hanno lanciato gas lacrimogeni, liquidi tossici e hanno sparato proiettili d’acciaio rivestiti di gomma. A decine sono rimasti feriti. Un’attivista di nazionalità svedese è stata ferita ad una coscia.
Danni ingenti sono stati riportati a proprietà palestinesi e campi agricoli.
Dice Ishtiwi: “Siamo determinati a continuare a marciare ogni settimana finché Israele non si convincerà e riaprirà l’ingresso al villaggio e non smatellerà l’illegale colonia di Kedumin per la costruzione della quale ha derubato estese aree di proprietà palestinese ad est di Qalqiliya”.
Di fronte alla dura repressione subita, il coordinatore palestinese ha invitato gli enti internazionali a fornire protezione per quanti marciano settimanalmente, e dice: “Quello a manifestare è un diritto garantito dalle leggi internaizonali”.