Ragazzino palestinese colpito dalle IOF a Beita muore per le ferite

Nablus-PIC e Quds Press. Un ragazzino palestinese è stato dichiarato morto, all’alba di giovedì, ore dopo che era stato gravemente ferito da proiettili delle forze di occupazione israeliane (IOF) vicino al monte Sobeih, nella città di Beita, a sud di Nablus.

Secondo fonti locali, il 15enne Ahmed bani-Shamsa era stato gravemente ferito da un proiettile esplosivo alla testa, mercoledì notte, ed era stato operato all’ospedale Rafidia di Nablus, ma i medici hanno annunciato la sua morte all’alba di oggi.

Con la sua morte il numero dei palestinesi uccisi nelle ultime settimane mentre difendevano il monte Sobeih è salito a cinque. Le altre vittime sono Mohammed Hamayel, Zakariya Hamayel, Issa Barham e Tariq Sanubar.

Da diverse settimane, i giovani locali della città di Beita e di altre aree di Nablus organizzano manifestazioni notturne di protesta come forma di resistenza popolare contro l’occupazione israeliana e i suoi coloni, che hanno istituito un avamposto sul monte Sobeih.

Durante gli eventi, i giovani bruciano pneumatici, usano altoparlanti per intonare slogan religiosi, canti nazionali e sirene, e lanciano raggi laser e torce elettriche contro i coloni sul monte.

Gli organizzatori affermano che le manifestazioni notturne mirano a creare confusione tra i coloni e costringerli a lasciare l’area.