Rapporto: Gerusalemme, 100 arrestati e 15 strutture demolite ad aprile

demolizione gerusalemmeAl-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. Un centro gerosolimitano per i diritti umani ha rivelato che nel mese di aprile, le forze di occupazione hanno intensificato le loro aggressioni contro i civili palestinesi e le loro proprietà nella città Santa, con un bilancio di 100 palestinesi arrestati e 15 strutture abbattute.

In un comunicato stampa, il Centro informazioni di Wadi Hilweh ha riferito che gli arresti si sono concentrati nei quartieri della città vecchia, al-Issawiya, Silwan, Sur Baher e at-Tur. Ha aggiunto che tra i detenuti 25 sono bambini, provenienti da al-Issawiya, i più giovani dei quali hanno un’età inferiore ai 13 anni. Il centro ha spiegato che nonostante l’arresto dei giovanissimi sia stato illegale, le autorità israeliane hanno provveduto lo stesso a prorogarlo.

Nel suo rapporto, il centro informazioni ha rivelato i nomi di tre donne arrestate, si tratta di Iman Qlambo, detenuta nel carcere di Ramle, aggredita e picchiata durante l’arresto, Aida al-Saidawi, arrestata e trattenuta per ore mentre cercava di entrare nella moschea di al-Aqsa e Hiba al-Tawil, trattenuta nel centro di al-Maskoubia per 24 ore e accusata di “fomentare disordini nella moschea di al-Aqsa”.

La relazione ha anche registrato l’aumento delle demolizioni di case e strutture commerciali nello scorso mese. Ha riferito di quattro appartamenti abbattuti nell’area di Khallat al-Ain (appartenenti alla famiglia Ghaith), i cui abitanti, malati e bambini compresi, sono rimasti senza un alloggio. Inoltre, le autorità israeliane hanno demolito sette case, in costruzione, e tre negozi, di proprietà delle famiglie Hamdan, Abu Esbitan e Jaradat. Mentre nel quartiere di al-Thawri, l’occupazione ha abbattuto il balcone di un’abitazione appartenente alla famiglia Abu Sneineh. A Hazma invece, essa ha demolito una struttura per la produzione di pietre e mattoni, appartenente alla famiglia di al-Ashhab.

Inoltre, prosegue il rapporto, i coloni, e per celebrare la festività ebraica del Lag B’Omer, hanno appiccato il fuoco nelle case e nelle proprietà dei gerosolimitani, distruggendo un’auto della famiglia al-Magrebi, nel quartiere di Sheikh Jarrah, e incendiando tre giardini di proprietà delle famiglie al-Magrebi, al-Jao’uni e al-Khatib, sempre nello stesso quartiere.