Rapporto israeliano conclude che la guerra del Libano fu un 'serio fallimento'.

 
 

giovedì, 31 gennaio 2008

Rapporto israeliano conclude che la guerra del Libano fu un ‘serio fallimento’

[Se gli esiti della commissione Winograd susciteranno qualche commento a livello internazionale, si può essere certi che questi non riguarderanno il codice etico di una nazione che, trovandosi in guerra e sapendo di essere prossima di ore ad un accordo per un cessate il fuoco, vuole compiere il massimo di distruzione possibile decidendo una massiccia e sanguinosa operazione di terra. Peraltro inutile per i suoi stessi obiettivi strategici, come dichiara la relazione finale della commissione.
In Israele il documento verrà rimpallato fra le varie parti politiche unicamente in vista dei considerazioni di politica interna, e l’impopolarità di Olmert riguarda solo la sua colpa di non aver dato una vittoria militare a Israele, e non certo di aver deciso un selvaggio assalto a tutta la società civile libanese.
Aldo Baquis, dell’ANSA, cita i precedenti della commissione Agranat (1974) sulla conduzione della guerra dello Yom Kippur da parte di Golda Meir, e della commissione Kahan sulla strage di Sabra e Chatila (1983). Nel primo caso l’assoluzione della Meir non la salvò dalle successive pressioni a dimettersi da parte dell’opinione pubblica israeliana (e la situazione di Olmert è molto simile alla sua, come risulta dall’articolo che segue). Nel secondo caso, dice Baquis, la relazione condusse direttamente all’estromissione di Ariel Sharon dalla carica di ministro della difesa. Va però ricordato che queste dimissioni furono anche il risultato della più grande manifestazione di protesta mai tenuta in Israele, un caso più unico che raro in cui la gente scese in piazza contro i crimini di guerra israeliani. Le manifestazioni contro Olmert successive alla guerra del 2006, con tutta la coreografia pacifista che pure hanno dispiegato (chitarre e capelloni…) erano e sono essenzialmente espressione della stizza per aver perduto la guerra.
E non dimentichiamo che qualunque cosa dicesse la relazione della commissione Kahan del 1983, la memoria di Sharon oggi in Israele è quella del padre della patria e non del criminale di guerra.
Traduco dall’inglese — Gianluca Bifolchi]

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Rapporto israeliano conclude che la guerra del Libano fu un ‘serio fallimento’

30 gennaio 2008

La commisisone governativa di Tel Aviv dichiara che Olmert agì, nel ‘sincero interesse’ di Israele

TEL AVIV – La guerra d’Israele contro il Libano del 2006 fu un grave fallimento per Tel Aviv, secondo il rapporto finale sul conflitto che tuttavia risparmia al Primo Ministro Ehud Olmert rampogne troppo severe.

"Questa guerra fu un grande e serio fallimento" dice il giudice in pensione Eliyahu Winograd, mentre legge l’atteso rapporto della sua commissione, aggiungendo che vi furono "grossi sbagli ad alto livello politico e militare".

"Entrare in una guerra senza un’exit stategy fu un grande errore", dice a una conferenza stampa.

"Le operazioni di terra non raggiunsero i loro obiettivi", dice Winograd, riferendosi alla massiccia offensiva di terra lanciata negli ultimi giorni di guerra, quando le Nazioni Unite stavano mediando per un accordo di cessate il fuoco.

Olmert ha affrontato crescenti inviti a farsi da parte nel percorso che portava alla pubblicazione dei risultati sulla condotta dei leader politici e militari di Israele nei 34 giorni di guerra contro gli Hetzbollah del Libano.

Ma il rapporto della commissione di nomina governativa ha concluso che Olmert ha agito nel "sincero interesse" di Israele.

I risultati finali della commissione Winograd arrivano nove mesi dopo un’inchiesta provvisoria che trovò Olmert ed altri capi politici e militari responsabili per "i severi fallimenti" dopo aver lanciato la guerra contro la milizia Hetzbollah del Libano nel Luglio 2006.

Olmert, 62 anni, è il solo leader di alto livello che avendo ricevuto critiche nel rapporto preliminare della commissione rimase al suo posto e si dice che avrebbe dichiarato prima del rapporto che "non aveva assolutamente intenzione" di farsi da parte.

Un ministro del suo partito centrista Kadima disse prima della pubblicazione del rapporto che il premier, ampiamente considerato uno dei politici più scaltri d’Israele, era intenzionato a resistere alle pressioni per dimettersi.

"Non ci saranno elezioni anticipate, il primo ministro è determinato su questo punto e nessuna pressione gli farà cambiare idea", ha detto il ministro delle finanze Roni Bar-On ad una manifestazione di Kadima. Il rapporto pubblicato mercoledì avrebbe dovuto concentrarsi, secondo le attese, sulla controversa decisione di Olmert di ordinare una massiccia operazione di terra nel sud del Libano 60 ore prima dell’accordo di cessate il fuoco mediato dall’ONU, che doveva avere effetto il 14 Agosto.

Trentatre soldati israeliani furono uccisi nell’offensiva lanciata solo un’ora dopo che la versione finale della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU 1701 fosse presentata ad Israele.

Il maggiore Tomer Buhadana fu uno dei feriti durante le ultime 48 ore di guerra, che in tutto uccise 1.200 Iibanesi, per la maggior parte civili, e più din 160 Israeliani, per la maggior parte soldati.

Buhadana è ora uno dei leader di un gruppo di riservisti che chiedono a Olmert di dimettersi per via della guerra, considerata generalmente un fallimento in Israele per aver mancato di fermare il lancio di razzi Hetzbollah e di recuperare due soldati sequestrati la cui cattura aveva innescato il conflitto il 12 Giugno.

"La nostra protesta è un’estensione della guerra", ha detto prima del rapporto. "Molte persone vogliono voltare pagina ma non possono perché noi crediamo che sia essenziale che ognuno si assuma le sue responsabilità".

Si sono fatte molte ipotesi sul futuro di Olmert, e si considera che il ministro della difesa Ehud Barak abbia in mano le chiavi del suo destino.

"Se Barak decide di portare il partito laburista fuori dal governo, ciò porterebbe la coalizione di Olmert al di sotto dei 61 seggi necessari nel parlamento di 120 membri".

Barak ha detto che avrebbe deciso se lasciare solo dopo la pubblicazione del rapporto. Sebbene abbia fatto cenno che non desiderava la crisi di governo, di fronte ad una forte pressione pubblica potrebbe non avere scelta, dicono gli analisti.

Questa mossa porterebbe probabilmente a nuove elezioni, un’opzione sgradita all’attuale governo perché secondo i sondaggi esse sarebbero vinte dal partito dell’opposizione di destra Likud.

Un sondaggio pubblicato dalla tv privata Channel 10 martedì rivela che il 58 per cento degli Israeliani volevano che Olmert si facesse da parte se le critiche della commissione sulla sua condotta della guerra sarebbero state "molto severe", contro un 23 per cento che voleva che rimanesse in carica comunque.

Olmert è anche implicato in una serie di scandali per corruzione da quando ha ufficialmente assunto l’incarico nel maggio 2006, dopo che il suo predecessore Ariel Sharon cadde in coma.

L’ex capo di stato maggiore Dan Halutz si è dimesso un anno fa e l’ex ministro della difesa Amir Peretz fu espulso dal ministero e come capo del partito laburista meno di due mesi dopo la pubblicazione dei risultati dell’inchiesta preliminare della commissione Winograd.

Gli Hetzbollah del Libano dicono che stanno combattendo contro un’occupazione israeliana di fattorie libanesi e stanno cercando di ottenere il rilascio di prigionieri libanesi detenuti illegalmente nelle prigioni israeliane.

Fonte: Middle East Online

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