Rapporto: le Forze di occupazione israeliane coinvolte in attacchi terroristici effettuati da bande “Price-Tag”

Nablus. L’Ufficio per la Difesa del Territorio Palestinese ha affermato che l’Esercito israeliano sta partecipando ad attacchi terroristici Price-tag contro i nativi e le proprietà palestinesi.

Secondo il rapporto settimanale emanato sabato dall’Ufficio sull’attività delle colonie e sugli attacchi delle forze di occupazione israeliane nei territori palestinesi, le FOI la scorsa settimana hanno sradicato più di 200 alberi di olivo dall’area araba davanti a decine di coloni israeliani.

Anche altre 50 piante di olivo e centinaia di nuove piantine sono state sradicate da un gruppo di coloni ebrei vicino a Wadi Rahal, a sud di Betlemme.

Il rapporto ha confermato che le Autorità di occupazione israeliane (AOI) hanno chiuso gli occhi e le orecchie, con premeditazione, mentre i coloni ebrei perpetravano tali crimini in diverse aree, incluse Cisgiordania, Gerusalemme, Neghev, Area del Triangolo e Galilea.

Tali attacchi terroristici provengono dagli insediamenti israeliani e dalla cospirazione di ebraicizzazione contro i palestinesi.

Il rapporto ha inoltre documentato i continui attacchi a moschee e chiese da parte di gruppi Price-tag, i quali hanno frequentemente scritto slogan razzisti e parole di minaccia.

Secondo il rapporto, i processi di demolizione di numerose case ed alberi palestinesi, assieme a molte altre coltivazioni ed attrezzature, sono continuati senza alcuna interruzione.

Il rapporto ha rivelato piani, delle cosiddette Autorità territoriali israeliane (ATI) e del Fondo spazi aperti, per portare a termine un progetto di ebraicizzazione da sei milioni di shekel che mira ad istituire centinaia di presunte tombe israeliane sopra il cosiddetto Cimitero Sambosky e ad aprire vie di passaggio tra la Città Vecchia e Gerusalemme occupata.

Il sistema di profanazione ha raggiunto livelli senza precedenti a causa delle incursioni dei coloni nei cortili di al-Aqsa con la protezione delle forze di sicurezza israeliane.

A Ramallah, le forze Israeliane hanno distrutto coi bulldozer muri di manutenzione nei terreni agricoli posseduti dai nativi del villaggio di Safa, ad ovest di Ramallah, ed hanno brutalmente attaccato quattro cittadini palestinesi mentre lavoravano nelle loro terre vicino al villaggio di Abud, a nord di Ramallah.

Ad al-Khalil le FOI hanno demolito tre case nel campo di Arub a favore di una nuova strada che collega le vicine colonie, oltre ad un’altra casa con un pozzo a Wadi al-Baqar, a sud-est di al-Khalil, dove Ibrahim Zain ha ricevuto un avviso di demolizione del suo ovile e della stalla nella quale vivono lui e la sua famiglia.

Le FOI hanno preso d’assalto la scuola al-Fakhit, appostandosi su un’area che è stata minacciata a lungo con ordini di deportazioni e demolizioni per mesi, ed ha fatto foto dei suoi edifici, è scritto nel rapporto.

I coloni hanno gettato pietre sui veicoli palestinesi ad est di al-Khalil, ha ulteriormente denunciato il rapporto.

A Betlemme, le FOI hanno impedito il progetto di ricostruzione della strada principale, col pretesto che essa è situata dentro i territori amministrati da Israele, e confiscato un bulldozer e una macchina per le perforazioni.

Mohamad Yahya Ayish, 55, è stato percosso pesantemente e attaccato dai cani dei coloni a sud di Betlemme.

Nella stessa situazione, un’auto di un colono ha investito un contadino palestinese di 70 anni, ed un giovane di 32, a Betlemme.

Molti avvisi di demolizioni sono stati consegnati dalle FOI agli abitanti del villaggio di al-Khader, con scadenza di 45 giorni, mentre i coloni sradicavano decine di piantine di olivo a sud di Betlemme.

Una moschea e tre case sono state demolite e centinaia di alberi di olivo sono stati sradicati, a sud di Nablus, col pretesto della sicurezza.

Centinaia di coloni israeliani hanno compiuto raid presso la tomba di Giuseppe a Nablus, con pretestuosi motivi religiosi.

Nella Valle del Giordano, le FOI ed i gruppi di coloni hanno continuato i lavori di costruzione nella cosiddetta colonia Maskyout. I coloni di Rotem hanno rubato materiale edilizio ospedaliero e pietre da un vecchio edificio che era prima utilizzato come ospedale militare.

Intanto, la radio israeliana riportava domenica di un nuovo attacco price-tag ad Akka (a nord della Palestina occupata nel 1948) nel quale sconosciuti assalitori ebrei hanno attaccato un veicolo palestinese e vi hanno scritto slogan estremisti dopo averne bucato i pneumatici.

La radio ha citato MK Issawi Freij dicendo: “Il fenomeno degli attacchi price-tag è contagioso, un cancro che presto affliggerà tutti noi”.

Durante un seminario tenutosi a Petah Tikva, Freij ha considerato il silenzio virtuale del primo ministro Benjamin Netanyahu e delle forze di sicurezza israeliane come attacchi terroristici pre-organizzati, premonitori di una calamità imminente.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi