Ginevra – InfoPal. Un rapporto pubblicato dall’ufficio Onu per gli Affari umanitari, ha accusato le autorità di occupazione israeliane della mancata applicazione della legge contro i soldati e i coloni ebrei, che commettono crimini contro i civili palestinesi, sottolineando l’intensificazione degli atti violenti contro questi ultimi.
Il rapporto, presentato a Ginevra lunedì 24 settembre dal vice commissario per i diritti umani Kyung-wha Kang, afferma che “Israele non è riuscita ad intraprendere azioni legali contro i coloni e i soldati israeliani che commettono atti di violenza contro i palestinesi e le loro proprietà”.
Ha aggiunto: “Un soldato israeliano è stato indagato per l’uccisione di una donna palestinese e di sua figlia, ma non è stata formulata alcuna accusa nei suoi confronti, mentre tre giovani israeliani sono stati sottoposti agli arresti domiciliari per cinque giorni, dopo aver aggredito una famiglia palestinese con bombe molotov”.
Il rapporto dell’Onu afferma che questi attacchi “evidenziano uno stile violento e frequentemente messo in atto da parte dei coloni ebrei nei confronti dei palestinesi e le loro proprietà”, sottolineando che “Israele ha l’obbligo di proteggere i palestinesi dagli attacchi quando si verificano, assicurando i colpevoli alla giustizia”.
Kang ha dichiarato: “Ci aspettiamo delle misure immediate ed efficaci da parte delle autorità israeliane per prevenire ogni episodio di violenza da parte dei coloni israeliani contro i palestinesi e le loro proprietà, e indagare e punire i colpevoli”.
Il rapporto riferisce che i coloni ebrei e le forze di occupazione hanno distrutto circa 500 alberi di ulivo dall’inizio di agosto: ciò ha privato i palestinesi di una fonte vitale di reddito.