Riconoscimento dello Stato palestinese: il monito di Israele e l’indecisione europea. Stallo nel Quartetto

An-Nasira (Nazareth) – Ma'an, InfoPal. Il vice ministro degli Esteri Danny Ayalon ha lanciato un monito all'Autorità palestinese (Anp): “Se siete seriamente intenzionati ad andare alle Nazioni Unite a settembre per chiedere un riconoscimento internazionale dello Stato palestinese, siate consapevoli delle conseguenze. Anzitutto verrà a crearsi un confronto 'non pacifico' con Israele e potrete considerare i negoziati 'per sempre defunti'”.

Ayalon lo ha riferito alla radio israeliana alla quale ha pure comunicato l'attuale impegno del ministro Lieberman a far sì che Spagna e Portogallo oppongano in sede Onu la propria contrarietà a un voto a favore dello Stato palestinese indipendente. 

In Europa. I ministri degli Esteri europei stanno tentando nuovamente di convincere israeliani a palestinesi a sedere al tavolo dei negoziati prima della data di settembre.
Il capo degli Esteri europeo, Catherine Ashton, ha chiesto di non esagerare con le previsioni di rischio derivanti dal voto all'Onu, a settembre: “Non credo che per noi si tratti di una tragedia diplomatica poiché ancora non sappiamo molto sulla risoluzione”, ha affermato Ashton incontrando ieri a Bruxelles i ministri degli Esteri d'Europa.

Da parte sua, sul riconoscimento dello Stato palestinese, il rappresentante britannico, William Hague, ha dichiarato: “Per il momento ci asteniamo dall'esprimere una posizione”.

“Vogliamo che le parti tornino a negoziare, ma abbiamo davanti ancora alcune settimane nelle quali vedremo cosa accadrà”.
Hague ha poi aggiunto: “Sul riconoscimento sceglieremo un'unica decisione, se richiesto a settembre, ma nel frattempo è preferibile tornare ai negoziati”.

E anche per il ministro degli esteri spagnolo, Trinidad Jimenez, “la quesitone più urgente è proprio quella di far tornare ai negoziati israeliani e palestinesi”.

“Per noi è il punto più importante perché prima di parlare di necessità del riconoscimento, bisogna capire quali saranno con esattezza le conseguenza di tale riconoscimento”.

Dopo un lungo e infruttuoso percorso negoziale con il governo israeliano di Benjamin Netanyahu, i palestinesi hanno preso la decisone: “A settembre chiederemo all'assemblea Generale Onu di accogliere una risoluzione con la quale sarà dichiarata l'indipendenza dello Stato palestinese”.

All'atto si oppongono Israele e Stati Uniti.

Nessuna dichiarazione congiunta sul processo di pace è stata prodotta dal Quartetto internazionale per la pace in Medio Oriente (Usa, Russia, Onu ed Ue) negli incontri della scorsa settimana.

“Il Quartetto è ancora al lavoro per cercare di mettere in piedi una bozza di intesa – ha confermato Ashton -, non è un lavoro semplice perché l'obiettivo della dichiarazione del Quartetto è proprio quella di una ripresa dei negoziati, pertanto essa dovrà essere decisamente esaustiva”.

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