Il Cairo – Quds Press. Il cancelliere Hasan Samir, giudice per le indagini preliminari incaricato dal ministro della Giustizia egiziano, ha ordinato il rinvio a giudizio di Muhammad Mursi, del presidente dell’ Unione mondiale degli Ulema musulmani, Yusuf al-Qardawi, e di altri 132 dirigenti dei Fratelli Musulmani, di Hamas e del libanese Hezbollah, “per essere fuggiti dalla prigione di Wadi al-Natrun ed aver rapito ed ucciso a Rafah alcuni soldati e poliziotti”.
Nell’elenco dei rinviati a giudizio compaiono anche i nomi di Muhammad Badie, leader spirituale dei Fratelli Musulmani e di Kkairat al-Shater, anch’essi accusati di esser fuggiti da Wadi al-Natrun durante la rivoluzione del 25 gennaio 2011, per essere poi di nuovo arrestati dalle autorità egiziane in seguito alla loro attiva partecipazione alle proteste in corso.
La lista delle accuse comprende anche “l’essere stati d’accordo a fomentare e sostenere attacchi contro impianti militari dell’esercito e della polizia, a prendere d’assalto prigioni devastandone gli edifici, ad aprire il fuoco a Wadi al-Natrun e consentire ai prigionieri di fuggire e distruggere registrazioni e dossier riservati, ed a prendere d’assalto stazioni di polizia con l’aiuto di uomini non egiziani appartenenti ad Hamas e Hezbollah, entrati dal valico di Rafah”. Accuse negate già da prima da tutti e tre i movimenti. E’ inoltre compresa la responsabilità dell’uccisione dei soldati egiziani di Rafah, nonostante esercito e polizia abbiano annunciato di aver arrestato ed ucciso alcuni dei responsabili.
Traduzione di Salvatore Michele Di Carlo