Scontri nella città di Burqa dopo che le IOF hanno bloccato l’ingresso principale

Nablus-PIC e Quds Press. Martedì sera, all’ingresso principale della città di Burqa, a nord-ovest di Nablus, diversi cittadini palestinesi hanno sofferto per l’esposizione ai gas lacrimogeni, durante scontri (*) con le forze di occupazione israeliane (IOF).

Secondo fonti locali, gli scontri sono iniziati dopo che le IOF hanno bloccato l’ingresso di Burqa e ostacolato la circolazione dei residenti e dei veicoli locali.

Decine di cittadini e giovani sono stati esposti all’inalazione di gas lacrimogeni durante gli eventi.

Sempre martedì sera, combattenti della resistenza palestinese hanno aperto il fuoco contro una postazione militare israeliana a est di Nablus.

I media israeliani hanno affermato che uomini armati hanno aperto il fuoco da un’auto in corsa contro una postazione dell’esercito israeliano situato tra gli insediamenti di Itamar ed Elon Moreh, aggiungendo che nessuno è rimasto ferito.

Le IOF hanno intensificato la loro presenza nell’area e hanno chiuso il checkpoint di Beit Furik.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.