Testimonianza da Nahr el Bared.

Riceviamo da www.unponteper.it/informati/article.php?sid=1632 e pubblichiamo

Prosegue l’impegno di Un ponte per… a sostegno dei profughi palestinesi di Nahr El Bared. Riportiamo la testimonianza di Simona Torretta, Responsabile Progetti Area Medio Oriente, di ritorno dalla missione in Libano.

Nahr El Bared è situato a nord del paese, a 16 km dalla città di Tripoli. E’ un campo palestinese costruito nel 1949 per accogliere i numerosi rifugiati palestinesi che vivevano in condizioni precarie e con carenza di servizi. Nel corso degli anni nuove abitazioni sono state costruite attorno al vecchio campo dando vita al "nuovo campo". Durante l’ultima aggressione militare (Maggio 2007) da parte dell’esercito libanese, la popolazione stimata in 35.000 abitanti è stata evacuata, il campo vecchio demolito, e quello nuovo parzialmente distrutto. Ad oggi, è possibile visitare solo il campo nuovo, premunendosi di valido permesso rilasciato dall’ufficio di UNWRA a Tripoli. Il permesso viene rilasciato, su previa richiesta scritta, entro 1 settimana/10 giorni per gli operatori umanitari, anche 1 mese per i giornalisti. Il permesso ha sempre una durata limitata di 60 giorni, a prescindere dagli interventi che si realizzano nell’area.

A distanza di più di un anno sono poche le famiglie rientrate nel campo nuovo. Gli edifici rimasti in piedi sono scheletri di cemento, senza suppellettili, porte, finestre, elettricità e acqua. Un vero e proprio processo di ricostruzione non è in atto, e le famiglie si arrangiano con i propri mezzi sistemando ognuno come meglio può la propria abitazione.
Con la fine delle ostilità, sono partiti gli aiuti umanitari delle principali agenzie internazionali destinati inizialmente a sopperire le gravi carenze idrico sanitarie.

L’intervento di Un ponte per… nasce da una richiesta e collaborazione con il partner storico BAS, che ha una sede logistica a Nahr el Bared e una più operativa a Beddawi. Il progetto che è stato finanziato dalla cooperazione italiana in Libano (ROSS) intende contribuire al ritorno della popolazione palestinese presso il campo, attraverso la riqualificazione degli insediamenti e il miglioramento delle condizioni sociali, economiche e ambientali. Significativo è l’intervento di "cash for work", il quale offre alla comunità residente, attraverso una formazione e degli incentivi economici, una possibilità concreta di ricostruzione delle proprie abitazioni. Il progetto, anche se opera in un contesto di emergenza, di fatto è in linea con quanto svolto dall’associazione, in particolare verso il rafforzamento del partner locale e la costruzione di partenariati forti, la formazione professionale per i giovani palestinesi, e l’attenzione sempre rivolta alla componente sanitaria.

Il progetto è eseguito dal partner locale con la supervisione del Capo Missione di Un ponte per… che si reca settimanalmente sia a Tripoli che a Nahr el Bared. A Tripoli c’è anche la sede di UNWRA, dove oltre al rilascio dei permessi, le organizzazioni si incontrano per regolari incontri di coordinamento. Inoltre il Capo Missione ha di recente stabilito un rapporto di collaborazione con l’ILO che sta avviando uno studio socio economico presso il campo di Nahr el Bared.

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