Nablus. Tre giovani combattenti della resistenza sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti, giovedì mattina, quando le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno preso d’assalto la città vecchia di Nablus.
Secondo fonti locali, i corpi delle tre vittime sono stati evacuati dalle abitazioni della Città Vecchia.
I media israeliani hanno affermato che i giovani uccisi erano membri del movimento Hamas e che avevano effettuato un’operazione armata che aveva ucciso tre donne israeliane, circa un mese fa, nei pressi di una colonia in Cisgiordania.
L’esercito israeliano ha identificato i giovani come Hasan Qatnani, Muaad al-Masri e Ibrahim Jabr.
Il ministero della Salute palestinese, da parte sua, ha affermato che due delle vittime avevano gravi mutilazioni facciali a causa dell’intensità delle sparatorie e dei bombardamenti israeliani durante l’incursione, che ne hanno reso difficile l’identificazione.
La Mezzaluna Rossa ha anche riferito che 14 cittadini palestinesi sono stati feriti da proiettili letali e altri 153 hanno sofferto per l’esposizione ai gas lacrimogeni durante l’incursione delle IOF.
Testimoni locali hanno affermato che le truppe israeliane hanno circondato due case nella Città Vecchia di Nablus, una delle quali appartenente alla famiglia del martire di Mohamed al-Azizi, uno dei fondatori del gruppo armato della Tana dei Leoni.
Hanno aggiunto che sono scoppiati scontri armati tra combattenti della resistenza e soldati israeliani in diverse zone della Città Vecchia, mentre i cittadini hanno utilizzato gli altoparlanti delle moschee per sollecitare i loro compatrioti ad aiutare i combattenti della resistenza.
Hanno anche affermato che le IOF hanno usato missili e droni durante il loro attacco alle due case nella Città Vecchia, aggiungendo che i combattenti della resistenza hanno abbattuto uno di questi droni.
(Fonti: PIC e Quds Press).