Una ricerca israeliana: le donne dietro alla vittoria elettorale di Hamas

Uno studio accademico israeliano ha confermato che la partecipazione delle donne alle elezioni palestinesi ha garantito la vittoria del movimento di resistenza islamica Hamas.

La ricercatrice Rahel Imran dell’università di Pittsburg ha pubblicato una ricerca sulla posizione della donna palestinese alle ultime elezioni, che è stata illustrata durante un incontro organizzato dall’università di Haifa, dal titolo “Dirigenza femminile”. La Imran ha dichiarato che “le donne sono la causa del successo di Hamas alle elezioni del Consiglio legislativo del gennaio del 2006. Nonostante Hamas sia un movimento conservatore e religiosa ha aperto la strada alle donne palestinesi”.

 

Esercito in cammino

La ricercatrice ha spiegato che Hamas ha coinvolto un grande numero di donne, in particolare studentesse universitarie, durante la campagna elettorale: “Erano un ‘esercito in cammino’”.

Lo studio del percorso delle elezioni ha rivelato risultati in contrasto con l’idea che l’occidente ha della posizione di Hamas nei confronti della donna.

“Hamas ha capito presto – racconta la studiosa – che molti dei suoi attivisti sarebbero stati a rischio di sequestro, allora ha attivato le studentesse universitarie che, già mesi prima delle elezioni, hanno cercato di convincere ampie fasce di popolazione all’interno degli atenei a Gaza e in Cisgiordania. Questa operazione dimostra un’acuta lettura della realtà politica da parte di Hamas”.

 

La ricercatrice sottolinea che dallo studio delle liste elettorali emerge che Hamas “non vuole lasciare le donne a casa a fare le casalinghe, infatti, si può rilevare che su ogni 11 candidate una ha un’istruzione molto alta. Cinque su sei ha titoli accademici di spicco”.

 

150 detenute

Lo studio ha confermato che Hamas ha coinvolto le donne nelle operazioni di resistenza contro l’occupazione: hanno partecipato ad attacchi o alla loro preparazione, e all’interno delle carceri israeliane attualmente sono rinchiuse più di 150 prigioniere – di cui qualcuna condannata all’ergastolo.

La ricercatrice sostiene che il conflitto palestinese israeliano ha portato a due effetti opposti: il raggiungimento per la donna palestinese di un’uguaglianza senza precedenti nel mondo arabo; il rafforzamento delle realtà conservatrici, come Hamas. E si domanda: “Se la partecipazione della donna alle elezioni del Consiglio legislativo ha garantito la vittoria di Hamas, allora, qual è il destino delle donne? Torneranno a stare dietro le quinte oppure saranno più attive e svilupperanno la loro posizione?”.

 

Madre di martiri

La deputata di Hamas, Mariam Farahat – Um Nidal – madre di tre “martiri”, ha spiegato che la sua elezione non ha cambiato la sua vita: “Accanto al fatto di essere casalinga, ho più responsabilità verso il mio popolo e la mia famiglia. Sono contenta di me stessa ancora di più di prima, perché seguo da vicino le questioni delle famiglie dei caduti, dei feriti e dei poveri”.

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