Infopal
PalToday. Nella Valle del Giordano vivono 66mila palestinesi e 9.500 coloni israeliani. Il territorio in questione rappresenta il 30% della Cisgiordania occupata. I coloni qui controllano l’86% dell’area, i palestinesi appena un 6%.
I dati provengono da rilievi fatti dall’Ong internazionale Oxfam.
Il 90% di questa zona è parte della cosiddetta Area C, stando alle suddivisioni derivate dagli Accordi di Oslo. L’Area C ricade sotto il pieno controllo di Israele, giurisdizione e presenza fisica.
Sviluppo e crescita della comunità palestinese sono fermi. I vari enti che operano grazie ai fondi dell’Unione Europea (Ue) non ottengono da Israele i permessi per avviare progetti.
Israele impone fin troppi ostacoli ai programmi di sviluppo o di miglioramento delle condizioni di vita basilari. Col passare del tempo, gli investitori stranieri si astengono dal puntare su quest’area e il livello di povertà tra i palestinesi cresce in maniera esponenziale. Il tasso di povertà dei palestinesi che abitano nella Valle del Giordano è il doppio di quello registrato in altre parti della Cisgiordania occupata. Molti palestinesi non hanno avuto altra scelta che andare via.
Dal proprio resoconto Oxfam indirizza un invito all’Unione Europea e al relativo Dipartimento per le Relazioni con l’Estero, affinché si superi lo scoraggiamento a investire in quest’area.
Allo stesso scopo, Oxfam propone all’Ue di iniziare a tenere un rapporto annuale, similmente a quanto si fa con la situazione a Gerusalemme Est, proprio per monitorare il precipitare delle condizioni di vita della comunità palestinese nell’area C.