Wa’ed: oggi, 100 palestinesi visiteranno i propri parenti detenuti a Nafha

Gaza-Infopal. L’ufficio stampa dell’Associazione Wa’ed per i prigionieri e gli ex detenuti palestinesi ha reso noto che le autorità di occupazione hanno concesso, ad un centinaio di palestinesi, di visitare i propri cari rinchiusi nella prigione israeliana di Nafha.

In un comunicato stampa, l’ufficio ha rivelato che la visita avrà inizio nelle prime ore di lunedì 20 maggio, quando le famiglie di 50 prigionieri rivedranno i propri parenti rinchiusi nel carcere israeliano.

Ha spiegato che oltre ai genitori e mogli, ci sono 17 bambini di età inferiore agli otto anni che avranno modo di rivedere i propri padri, dopo un’interruzione durata sei anni.

Wa’ed ha auspicato che la visita (che inizierà all’alba e finirà nel tardo pomeriggio) possa procedere nel migliore dei modi, esortando il Comitato internazionale della Croce Rossa ad agevolarla, a causa delle complicate procedure di sicurezza adottate dalle forze di occupazione .

Più di cinque mila prigionieri palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane, 450 dei quali provengono dalla Striscia di Gaza, la maggior parte di loro sono detenuti da lunghi periodi e scontano alte condanne.

Le autorità di occupazione hanno acconsentito alla ripresa del programma di visite ai prigionieri della Striscia di Gaza, che nel aprile del 2012 avevano condotto uno sciopero della fame, conclusosi dopo 28 giorni con l’accordo della “dignità”, raggiunto tra i leader del movimento dei detenuti e l’amministrazione carceraria dell’occupazione, con mediazione egiziana. L’accordo in questione ha disposto la ripresa delle visite ai prigionieri di Gaza, la fine dell’isolamento e della detenzione amministrativa, oltre al ripristino di tutte le agevolazioni, sospese durante lo sciopero.