InfopalRamallah-InfoPal. Nel suo rapporto settimanale sulla protezione dei civili, l’Ocha (coordinatore Onu per gli Affari umanitari) ha reso noto che a margine delle proteste, sempre più intense, organizzate per la terza settimana consecutiva in solidarietà con i prigionieri palestinesi in sciopero della fame nelle carceri israeliane, violenti scontri sono scoppiati tra i palestinesi e le forze di occupazione, con un bilancio di almeno 440 palestinesi e tre soldati israeliani feriti.
l’Ocha ha riferito di manifestazioni di protesta organizzate in tutta la Cisgiordania, nelle quali i palestinesi hanno lanciato pietre contro le forze di occupazione, che hanno risposto sparando gas lacrimogeno, pallottole di metallo ricoperte di gomma e proiettili veri.
Il rapporto rivela che in più della metà dei casi, i civili palestinesi sono rimasti intossicati dal gas lacrimogeno israeliano. Un terzo delle vittime invece, è stato colpito da pallottole metalliche ricoperte di gomma e il 4 per cento da munizioni vive, mentre i restanti casi sono dovuti a cause diverse. Inoltre, il rapporto ha evidenziato il caso di un ragazzo di 16 anni, dal campo profughi di Aida, rimasto gravemente ferito alla testa dal fuoco israeliano.
Dal canto suo, Robert Serry, coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente, ha ribadito la necessità di un pieno rispetto per i diritti umani internazionali dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane.
Egli ha sottolineato ancora una volta l’importanza di presentare liste d’accusa contro i detenuti amministrativi palestinesi e processarli in linea con gli standard internazionali, o altrimenti, liberarli immediatamente. E ha chiesto “un’indagine indipendente e trasparente sulle circostanze della morte del signor Jaradat, cui risultati dovranno essere resi pubblici nel più breve tempo possibile”.
Durante questa settimana, almeno 28 palestinesi e 12 coloni israeliani sono rimasti feriti nel corso di un attacco condotto dai coloni a Nablus.
Nella Striscia di Gaza invece, anche questa settimana sono proseguiti gli attacchi israeliani contro i civili palestinesi nelle aree ad accesso limitato lungo il confine tra i territori palestinesi e Israele, e nel mare di Gaza, con un bilancio di quattro civili palestinesi feriti.