200mila coloni israeliani vivono illegalmente su terra palestinese

200mila coloni israeliani vivono illegalmente su terra palestinese

Ramallah – InfoPal. L’ultimo rapporto Ocha, Agenzia Onu per gli Affari umanitari, ha divulgato i dati aggiornati sulla presenza coloniale israeliana nella Cisgiordania occupata.

Sono 200mila i coloni israeliani in terra palestinese. Essi abitano all’interno degli insediamenti illegali costruiti in Cisgiordania dal 1967.
Il 35% delle terre sulle quali sorgono questi edifici sono state conficate ai palestinesi illegalmente e altrettamento illegalmente Israele ha deciso di costruirvi sopra.

Il 10% dei coloni israeliani vive al centro di quartieri palestinesi e sono molteplici le modalità con cui se ne sono appropriati, spesso applicando la Legge sulle Proprietà degli Assenti*, grazie alla complicità dei giudici israeliani i quali hanno accolto, evidentemente a favore dei coloni israeliani, le rivendicazioni di questi ultimi su dette proprietà in relazione al periodo antecedente al 1948.

Gli insediamenti di cui al rapporto Ocha si concentrano nel cuore di al-Quds (Gerusalemme), nei quartieri cristiani e in quelli musulmani della Città vecchia, poi Silwan, Shaykh Jarrah,  at-Tur, Wadi al-Joz, Ra’s al-Amud e il Monte Scopus.

Di recente è Beit Hanina, a nord di Gerusalemme Est, al centro della colonizzazione israeliana. L’ultimo piano prevede la costruzione di 60 unità abitative.

Peace Now, gruppo israeliano per i Diritti Umani, menziona gli episodi di espulsione ai danni di due famiglie palestinesi nel mese scorso, i cui 13 componenti sono diventati profughi.

In questa circostanza, i coloni israeliani ne hanno rivendicato la proprietà anche grazie all’appoggio di associazioni di coloni.
La consegna delle case palestinesi ai coloni israeliani è già avvenuta.

Nel quartiere di Shaykh Jarrah, Ocha rileva l’epulsione di 9 famiglie di palestinesi tra il 2008 e il 2009. Le case sono state consegnate dai coloni e non si arrestano le intimidazioni nei confronti dei residenti palestinesi. Frequenti sono gli scontri nella Città vecchia, presso il Monte Scopus e a Ra’s al-‘Amud. La tensione è costantemente alta.

Tra le conclusioni, l’Agenzia Onu ribadisce lo status illegale di tali insediamenti israeliani, in aperta violazione all’art. 49 della IV Convenzione di Ginevra, Sezione III -Territori occupati, nel quale si dispone che:

“I trasferimenti forzati, in massa o individuali, come pure le deportazioni di persone protette, fuori del territorio occupato e a destinazione del territorio della Potenza occupante o di quello di qualsiasi altro Stato, occupato o no, sono vietati, qualunque ne sia il motivo.
La Potenza occupante potrà tuttavia procedere allo sgombero completo o parziale di una determinata regione occupata, qualora la sicurezza della popolazione o impellenti ragioni militari lo esigano. Gli sgombri potranno aver per conseguenza lo spostamento di persone protette soltanto nell’interno del territorio occupato, salvo in caso di impossibilità materiale. La popolazione in tal modo evacuata sarà ricondotta alle sue case non appena le ostilità saranno cessate nel settore che entra in linea di conto.
Procedendo a siffatti trasferimenti o sgomberi, la Potenza occupante dovrà provvedere, in tutta la misura del possibile, affinchè le persone protette siano ospitate convenientemente, i trasferimenti si compiano in condizioni soddisfacenti di salubrità, di igiene, di sicurezza e di vitto e i membri di una stessa famiglia non siano separati gli uni dagli altri.
La Potenza protettrice sarà informata dei trasferimenti e degli sgomberi non appena essi avranno luogo.
La Potenza occupante non potrà trattenere le persone protette in una regione particolarmente esposta ai pericoli della guerra, salvo qualora la sicurezza della popolazione o impellenti ragioni militari lo esigano.
La Potenza occupante non potrà procedere alla deportazione o al trasferimento di una parte della sua propria popolazione civile nel territorio da essa occupato”.

 

* Elaborata nel 1948 ed emanata nel 1950, la Legge sulle Proprietà degli Assenti fu creata ad hoc al fine di acquisire la proprietà su beni e proprietà delle migliaia di profughi palestinesi che furono espulsi dalle forze ebraiche verso i Paesi arabi confinanti.