34 palestinesi innocenti incarcerati senza processo

prison_shadowpnnImemc e Wafa. Lunedì le autorità israeliane hanno emesso un mandato di detenzione amministrativa per 34 palestinesi, secondo fonti dell’associazione dei prigionieri palestinesi (PPS)

Secondo l’agenzia di stampa palestinese WAFA 14 detenuti hanno ricevuto l’ordine di detenzione amministrativa per la prima volta, mentre ai restanti 20 è stato rinnovato.

I nomi dei palestinesi detenuti sono disponibili sul sito dell’agenzia WAFA al link http://english.wafa.ps/page.aspx?id=sVsUHca28931387694asVsUHc

Ci sono più di 500 prigionieri palestinesi trattenuti con l’ordine di detenzione amministrativa, una pratica israeliana arcaica e controversa che risale agli anni del mandato britannico in Palestina, e che permette di incarcerare palestinesi innocenti e senza processo fino a sei mesi; l’ordine può essere rinnovato illimitatamente.

Secondo dichiarazioni ufficiali di Israele questa pratica è uno strumento indispensabile per prevenire gli attentati e proteggere gli uomini dell’intelligence, ma è stata fortemente criticata dalla comunità internazionale, così come dai gruppi per i diritti palestinesi e israeliani.

Secondo l’organizzazione per diritti umani israeliana B’Tselem il diritto internazionale prevede che la detenzione amministrativa possa essere messa in pratica solamente in casi eccezionali. Ciononostante le autorità israeliane la adottano quotidianamente contro centinaia di palestinesi ogni giorno.

Israele usa questa pratica regolarmente come forma di punizione collettiva e detenzione di massa dei palestinesi, e frequentemente anche nei casi in cui non si riesca a estorcere una confessione ai prigionieri.

I prigionieri palestinesi ricorrono continuamente allo sciopero della fame, senza limiti precisi, per protestare contro la loro reclusione e per chiedere la fine di tale pratica, che viola apertamente la legge internazionale.

Traduzione di Marta Bettenzoli