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Washington – WAFA. I risultati di un sondaggio d’opinione mostrano che il 40% degli statunitensi pensa che “Israele tratti i palestinesi come i nazisti trattavano gli ebrei”.
Rilasciato dalla Lega Anti-diffamazione (ADL) la scorsa settimana, il sondaggio si spinge più in là che mai nello sforzo della lobby israeliana nell’etichettare come fanatismo le visioni “altamente negative” di Israele.
“Molti statunitensi credono nelle posizioni antisemite verso Israele – dal 40% che crede almeno in parte che Israele tratti i palestinesi come i nazisti trattavano gli ebrei, al 18% che si sente a disagio a passare del tempo con una persona che sostiene Israele”, i risultati del sondaggio dell’ADL mostrano una notevole indicazione del naufragio della reputazione israeliana negli Stati Uniti.
La fede degli statunitensi nelle idee antisemite dell’influenza cospiratoria ebraica è raddoppiata proprio negli ultimi tre anni, sostiene il sondaggio, con un “aumento” degli atti antisemiti. Ma sorpresa: l’ADL ha collegato quest’aumento con Israele.
“Esiste una correlazione di quasi il 40% tra la credenza nei luoghi comuni antiebraici e nella fede anti-israeliana, il che significa che un numero considerevole di persone che credono nei luoghi comuni antiebraici ha anche atteggiamenti negativi nei confronti di Israele”, si legge nei risultati del sondaggio.
Tuttavia, l’ADL è stata criticata per aver combinato sondaggi sull’antisemitismo con sondaggi su Israele.
“È estremamente irresponsabile, da parte dell’ADL, condurre sondaggi sull’antisemitismo insieme a sondaggi su Israele”, ha affermato Rafi Magarik su Twitter. “È uno sfacciato tentativo di rimuovere il comportamento di Israele dalla sfera del dibattito politico e di dipingere i critici di Israele come persone che odiano gli ebrei”.
“Sin dalla creazione del sionismo, milioni di ebrei si sono opposti alla creazione di uno stato esplicitamente ebraico nella Palestina storica”, scrive Max Berger. “Erano tutti quegli ebrei antisemiti? Gli ebrei oggi sono antisionisti?”