Mursi si oppone all’intervento militare in Mali

Al Masry Al YawmLunedì 21 gennaio, il presidente Mohammed Mursi ha dichiarato ai membri del vertice dei leader arabi riunito a Riyadh che si oppone all’azione militare francese contro i ribelli islamici nel Mali.

“Non accettiamo affatto l’intervento militare in Mali perché alimenterà il conflitto nella regione”, ha affermato Mursi all’apertura di un vertice economico nella capitale saudita.

Lunedì 21, le truppe francesi e maliane hanno ripreso a governare le città di Diabaly e Douentza dando maggior impulso alla manovra di disfatta dei ribelli alleati con al-Qaeda- prendendo il controllo della zona nord del paese, amplia e arida.

Ma Mursi ha affermato che qualsiasi intervento nel Mali dovrebbe essere pacifico e ha lanciato un appello per un fondo per lo “sviluppo” nella nazione africana.

“Non accettiamo l’estremismo, la violenza, o l’aggressione contro i civili, e non desideriamo creare un nuovo bagno di sangue”, ha detto.

(…) La crisi è scoppiata in primo luogo un anno fa quando i nomadi tuareg, che a lungo si sono sentiti emarginati dal governo, hanno acceso un focolaio di ribellione infliggendo un’umiliazione tale all’esercito del Mali, che ha innescato il colpo militare di Bamako lo scorso marzo.

Traduzione per InfoPal a cura di Miranda Follador