Algeria e Tunisia condannano la richiesta di Macron per creare una coalizione contro la resistenza palestinese

Gaza – MEMO. L’Algeria e la Tunisia hanno condannato mercoledì sera l’appello del presidente francese Emmanuel Macron a creare una coalizione internazionale contro la resistenza palestinese. La loro dichiarazione congiunta ha, inoltre, sottolineato la legittimità della resistenza contro l’occupazione israeliana della Palestina.

La dichiarazione sulla situazione in Palestina è stata rilasciata dall’Assemblea Nazionale del Popolo (la camera bassa del Parlamento algerino) e dall’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo della Tunisia durante la visita del suo capo, Ibrahim Bouderbala, in Algeria.

“Condanniamo gli appelli a formare una coalizione internazionale per eliminare la resistenza palestinese. La lotta palestinese per resistere all’occupazione è legittima, così come il diritto del popolo palestinese di stabilire il proprio Stato indipendente con Gerusalemme come capitale”, hanno dichiarato. “Denunciamo inoltre con forza le posizioni dei Paesi e degli organismi che sostengono il governo guerrafondaio israeliano e deploriamo l’applicazione di due pesi e due misure, in chiara violazione del diritto internazionale e dei diritti umani, soprattutto per quanto riguarda i diritti dei civili durante la guerra”.

Gli algerini ed i tunisini hanno anche respinto l’immunità di Israele da responsabilità, monitoraggio o sanzioni. “Questo le dà il via libera per prendere di mira palestinesi innocenti e indifesi, compresi donne e bambini, e per portare avanti i suoi crimini contro l’umanità”.

Lo Stato d’occupazione ha la “piena responsabilità” per questa escalation, hanno annunciato le due parti. “Ciò è avvenuto a seguito dei suoi continui crimini contro il popolo palestinese e delle sue politiche volte a sfollarlo dalla sua terra, alla luce del disprezzo internazionale per le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite relative sulla questione palestinese e ai diritti del popolo palestinese, in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite”.

Le due parti hanno chiesto un cessate il fuoco immediato e sforzi per produrre una soluzione “giusta e globale” alla questione palestinese.