Ambasciata di Israele all’UE: no a indagine internazionale su ospedale

InfoPal. L’Ambasciata di Israele ha chiesto all’Unione Europea di non permettere un’indagine internazionale sul caso dell’ospedale battista Al-Ahly di Gaza. Poteva essere diverso da questo?

Ormai è provato oltre ogni ragionevole dubbio che siano stati i missili israeliani a bombardare l’ospedale e, dunque, lo stato canaglia, violatore di ogni legalità e legge, e con l’ardire pure di voler imporre ai media di definire “terrorista” la Resistenza palestinese che difende i nativi di Palestina dalla barbarie coloniale sionista, ora cerca di imporre all’Unione Europea di non aprire indagini.

Riporta l’Ansa: “Non è il momento per un’indagine internazionale”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano presso l’Ue e la Nato, Haim Regev, nel corso di un incontro con la stampa a Bruxelles commentando quanto accaduto all’ospedale Al-Ahli a Gaza. “Il responsabile è Hamas e noi abbiamo mostrato le prove per quanto possibile poiché non possiamo condividere pubblicamente tutte le informazioni: spero che vi fidiate più di noi, di un Paese democratico, che di un’organizzazione terroristica”.

Invoca fiducia, Israele, dopo le prove provate che è stato lui a bombardare l’ospedale.

Si noti immagine che ha riportato l’Ansa in copertina: la foto di familiari di militari e coloni israeliani catturati.

(Foto: PC).