Attivisti pro-Palestina invadono fabbrica d’armi a Glasgow per la sua complicità con l’Apartheid israeliano

Glasgow – WAFA. Gli attivisti del gruppo filo-palestinese Palestine Action hanno dichiarato lunedì di aver preso di mira una fabbrica a Glasgow, in Scozia, che appartiene ad uno dei principali fornitori mondiali d’armi per la produzione di droni utilizzati nella sorveglianza del popolo palestinese.

Tre membri di Palestine Action Scotland (PAS) sono saliti sul tetto della fabbrica Thales, nella zona di Govan, nelle prime ore del mattino, costringendo il personale ad evacuare.

Gli attivisti hanno anche causato “gravi danni” alle strutture del sito, secondo quanto affermato dal gruppo in un tweet.

In un tweet, PAS ha descritto Thales come una “fabbrica di armi assassine” che rappresenta “un anello vitale nella catena di approvvigionamento militare di Israele”, aggiungendo: “questa volta, lo stiamo distruggendo”.

Gli attivisti hanno protestato contro la produzione di armi di Thales, che include droni militari e veicoli blindati, ma si sono concentrati sul coinvolgimento dell’azienda nella produzione di droni.

I droni, prodotti in collaborazione con i sistemi Elbit dell’occupazione israeliana, sono stati utilizzati in Iraq, Afghanistan e Palestina, oltre che nelle acque britanniche, afferma il gruppo.

Un portavoce di PSA ha dichiarato: “La gente di Gaza parla spesso di come la presenza costante del drone, compreso il suo persistente ronzio, induca ansia e paura e si aggiunga al perenne stato di trauma in cui vive Gaza”.

“Storie come queste hanno spinto gli attivisti a garantire che la radice della miseria, [ossia] l’industria delle armi britannica, venga colpita attraverso un’azione diretta”.