Ramallah. Da decenni, Israele ha adottato una serie di misure volte a rendere miserabile la vita di decine di comunità palestinesi in Cisgiordania. Ciò fa parte di un tentativo per costringere i residenti di queste comunità ad andarsene, apparentemente di loro spontanea volontà, secondo un nuovo rapporto dell’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem.
Una volta ottenuto questo risultato, lo Stato occupante potrà realizzare il suo obiettivo di appropriarsi della terra dei nativi. Per perseguire tale obiettivo, Israele vieta ai membri di queste comunità di costruire case, strutture agricole o edifici pubblici. Non permette loro di collegarsi alle reti idriche ed elettriche o di costruire strade, e quando lo fanno, non avendo altra scelta, Israele minaccia la loro demolizione, spesso mettendo in atto tali minacce.
(Fonte: WAFA).