Chi è Abu Obeida, famoso portavoce delle Brigate al-Qassam

Gaza – The Palestine Chronicle. Abu Obeida è il portavoce militare delle Brigate al-Qassam, l’ala armata del Movimento di resistenza islamica, Hamas.

Nel corso degli anni, ed in particolare dal 2006, Abu Obeida è diventato una figura iconica per i palestinesi e, infine, per tutto il Medio Oriente ed il mondo musulmano. A giudicare dai post sui social media e dalla copertura mediatica al di fuori di queste regioni, sembra che l’immagine di Abu Obeida si sia evoluta fino a rappresentare qualcosa di molto più grande della Palestina e dei suoi immediati dintorni. In altre parole, Abu Obeida è ora un fenomeno internazionale.

Il falso Abu Obeida.

Per togliere potere al marchio, Israele ha fatto numerose affermazioni sulla sua identità, dandogli un volto e un nome, e spesso sostenendo di aver bombardato la sua casa ripetutamente – nel 2008, nel 2012, nel 2014 e di nuovo, nella guerra in corso a Gaza.

Fonti della stampa israeliana, citando l’intelligence israeliana, hanno affermato che Abu Obeida proviene dal villaggio di Ni’ilya, uno dei numerosi villaggi palestinesi che Israele occupò e distrusse nel 1948, quando fu fondato sulle rovine della Palestina storica.

Nel luglio 2014, il quotidiano israeliano Yediot Ahronot ha affermato che Abu Obeida aveva conseguito un master presso l’Università islamica di Gaza, arrivando a specificare il titolo della sua tesi, e anche dell’argomento del suo dottorato.

Huda e Abu Obeida.

In realtà, non sappiamo nulla di Abu Obeida. A differenza di Mohammed Deif, comandante generale delle Brigate al-Qassam, non sono disponibili nemmeno le sue prime foto.

Altrettanto vero è che l’uomo non sembra affatto interessato a cercare fama o riconoscimento al di là del suo attuale ruolo di portavoce di uno dei più forti – se non il più forte – gruppo di resistenza palestinese della storia.

Abu Obeida fece la sua prima apparizione nel 2006. Allora parlò in modo eloquente, deciso e con il tono emotivo che ha definito tutte le sue dichiarazioni negli ultimi 17 anni.

La prima dichiarazione rilasciata da Abu Obeida è stata quella di rivendicare la responsabilità, a nome delle Brigate al-Qassam, di un’operazione militare ad est della città di Rafah, nel sud di Gaza.

Quell’operazione uccise due soldati israeliani, ne ferì altri due e portò alla cattura di Gilad Shalit. Il resto è storia.

L’operazione era una risposta diretta ad un attacco israeliano che aveva colpito la famiglia palestinese Abu Ghalia mentre faceva un picnic sulla spiaggia di Beit Lahia, nel nord di Gaza.

Il tragico filmato del massacro mostra una ragazzina, Huda, l’unica sopravvissuta all’attacco israeliano, che urla i nomi dei suoi genitori mentre giacciono tutti immobili sulla spiaggia.

Il massacro avvenne il 9 giugno 2006 ed il primo messaggio di Abu Obeida apparse il 25 dello stesso mese, come risposta all’angoscia di Huda.

Da quel giorno, i palestinesi e poi gli arabi, e infine molte persone in tutto il mondo, iniziarono ad associare la voce di Abu Obeida alla forza e alla fermezza della Resistenza palestinese.

Un tipo diverso di leader.

A differenza dei discorsi dei leader arabi, quando Abu Obeida pronuncia i suoi messaggi brevi e accurati, milioni di arabi lo ascoltano, e con attenzione.

Un altro aspetto che rende efficaci i messaggi di Abu Obeida è il fatto che raramente sembra mentire o fuorviare.

Inoltre, il suo pubblico di riferimento è universale: “Il nostro popolo forte”, “le nostre nazioni arabe e musulmane” e, altrettanto importante, “i popoli liberi del mondo”.

Riuscendo ad uscire dai confini del linguaggio e dai limiti del pubblico di riferimento, Abu Obeida è cresciuto nella sua importanza per rappresentare una nuova generazione di leader palestinesi e arabi, spesso contrapposti a coloro che sono considerati lacchè di Washington e dei suoi alleati occidentali.

Traduzione per InfoPal di F.L.