Cisgiordania: due case distrutte a Betlemme e Salfit.

 

Imemc – L'esercito israeliano ha demolito stamattina la casa di Ali Musa nel villaggio di al-Khader, provincia di Betlemme.

 

A questo scopo, veicoli militari e bulldozer erano stati radunati tutti nel centro abitato, come riportano fonti media palestinesi e testimoni oculari.

 

L'esercito sostiene che la casa era collocata in un'area militare e che andava demolita per ragioni di sicurezza. Tuttavia, come ha riferito Musa per telefono a Imemc, è la terza volta che i militari abbattono la sua abitazione. La prima volta fu nel 1988, e anche allora il motivo fu un progetto volto alla costruzione di una base militare.

 

Musa, padre di sei figli, ha quindi aggiunto che il servizio di sicurezza israeliano gli ha offerto 3 milioni di dollari per abbandonare la casa e la terra, ma lui ha rifiutato, sostenendo che Israele vuole allontanarlo ad ogni costo dall'area.

 

L'esercito, a sua volta, si è rifiutato di rispettare la sentenza di un tribunale israeliano – che chiedeva di fermare la demolizione – e ha dichiarato l'area “zona militare chiusa”, proseguendo nei lavori di abbattimento.

 

Nella stessa mattinata di oggi, i veicoli militari israeliani hanno demolito anche la casa di Maher Sultan nel villaggio di Hares, vicino Salfit. La casa, formata da due piani e destinata a una famiglia di 9 persone, era ancora in costruzione.

 

Secondo Palestine News Agency (WAFA), le autorità israeliane avevano emesso un avviso di demolizione diversi mesi fa, ma Sultan afferma che questo non era rivolto a lui, ma a qualcun altro.

 

Sultan ha comunque precisato di aver fatto ricorso presso il tribunale israeliano, senza ricevere alcuna risposta.

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