Coloni israeliani sradicano alberi d’ulivo palestinesi a Gerusalemme e Ramallah

Imemc e Agenzie. Nel villaggio palestinese di Beit Safafa, a sud di Gerusalemme Est, un gruppo di coloni israeliani armati hanno sradicato una ventina di ulivi appartenenti a residenti palestinesi. E' accaduto ieri sera,  mentre nei pressi di Ramallah, al centro della Cisgiordania, altre decine di alberi – anche questi di proprietà palestinese – venivano sradicati.

Fonti locali hanno riferito: “Dopo aver condotto l'attacco, i coloni israeliani hanno lasciato dei volantini dove si faceva riferimento alla campagna 'della ritorsione'”. Si tratta di una campagna lanciata da alcuni coloni estremisti, responsabili di ripetuti attacchi contro cittadini palestinesi, le loro case e terre, e contro alcuni luoghi sacri.

Sempre giovedì, coloni israeliani hanno sradicato decine di ulivi vicino al villaggio di al-Jania, ad ovest di Ramallah, e hanno appeso degli striscioni sui quali si leggeva: “gli alberi sono ora di proprietà israeliana, non avvicinatevi”.

Gli attacchi dei coloni si intensificano in concomitanza con la stagione della raccolta delle olive,
oltre allo sradicamento degli alberi palestinesi, i coloni aggrediscono i residenti e i loro sostenitori internazionali, mentre si appropiano indebitamente delle olive palestinesi.

La maggior parte degli orti e dei campi coltivati​ palestinesi sono stati isolati aldilà del Muro d'Apartheid israeliano in Cisgiordania, un problema che costringe i residenti palestinesi  a richiedere un permesso all'esercito israeliano per entrare nelle proprie terre.

Di solito questi permessi vengono negati, e in alcuni casi vengono concessi a stagione della raccolta quasi conclusa. Vivendo sul lato del Muro sotto il controllo israeliano, i coloni invece hanno accesso diretto agli orti palestinesi.

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