Comitato contro l’assedio: Gaza afflitta da tre gravi crisi

Gaza-InfoPal. Il Comitato popolare contro l’assedio di Gaza ha lanciato l’allarme per l’aggravarsi, a causa del blocco israeliano, di tre problemi che colpiscono la vita di ogni cittadino nella Striscia di Gaza; l’energia elettrica, l’acqua e i servizi igienici.

In un comunicato diramato giovedì 18 aprile, il comitato ha reso noto la situazione ha raggiunto un livello estremamente grave, referendosi ai continui allarmi lanciati dalla società elettrica di Gaza, sull’aggravarsi della situazione, con l’arrivo dell’estate e il rischio di un completo blocco delle centrali elettriche .

Per quanto riguarda la crisi idrica, ha spiegato che oltre il 90% dell’acqua di Gaza non è potabile, inoltre, secondo gli organismi internazionali competenti, l’insufficienza delle falde acquifere farà si che nel 2017, a Gaza mancherà del tutto l’acqua potabile. L’Unicef, dal canto suo, definisce la situazione idrica di Gaza, la peggiore, tra i 119 paesi in cui opera.

Il comitato ha anche sottolineato i problemi igienico-sanitari presenti in diverse parti della Striscia, responsabili dell’inquinamento, e causa di morte tra la popolazione.

Dal canto suo, il deputato Jamal al-Khudari, presidente del Comitato popolare contro l’assedio, ha esortato l’occupazione israeliana a revocare l’assedio contro Gaza e porre fine alle sue politiche atte ad aggravare la crisi e bloccare eventuali soluzioni.

Egli ha anche invitato tutti i responsabili a sviluppare soluzioni radicali a queste tre crisi che affliggono Gaza. Ha quindi chiesto agli enti donatori di impegnarsi per realizzare progetti atti a risolvere definitivamente i problemi che esacerbano notevolmente la sofferenza della popolazione.

Al-Khudari ha giudicato favorevolmente le iniziative e i progetti attuati per alleviare la crisi di Gaza, aggiungendo che da soli,  essi non sono sufficienti a risolvere la crisi, che invece richiederebbe soluzioni radicali.